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I generali e la guerra/1. Germania: “No all’invio dei carri armati Leopard”

In Germania, dopo un lungo silenzio, i generali  Harald Kujat ed Erich Vad hanno aspramente criticato nei giorni scorsi la politica di guerra del governo federale.

L’ex ispettore generale delle forze armate tedesche, Harald Kujat, e l’ex consigliere politico-militare di Angela Merkel, Erich Vad, avevano più volte criticato la risposta militare dell’Occidente all’intervento russo nella guerra in Ucraina nell’ultimo anno.

Avevano subito duri attacchi dai media borghesi e sono stati poi ridicolizzati per alcune previsioni errate sull’andamento della guerra, ragione per cui Vad si era in gran parte ritirato dagli occhi del pubblico e Kujat non ha più voce in capitolo nei principali media.

Ma il 12 gennaio Erich Vad è tornato in campo con un’intervista rilasciata alla rivista Emma. Ha avvertito che il governo federale stava “scivolando” con la consegna di veicoli corazzati. Questo potrebbe “sviluppare uno slancio proprio che non possiamo più controllare”.

È “giusto sostenere l’Ucraina e ovviamente l’attacco di Putin non è conforme al diritto internazionale“, ma ora “si devono considerare finalmente le conseguenze“. È ingenuo pensare che se la Russia dovesse rischiare di “scomparire dalla scena mondiale non ricorrerebbe alle armi nucleari“.

Vad si è lamentato del fatto che “i media sono stati messi in riga come non avevo mai visto prima nella Repubblica Federale“. Il corso precedente del cancelliere Scholz gli era piaciuto, ma la chiave per una soluzione della guerra si trovava a Washington e a Mosca.

Domenica scorsa Vad è stato invitato alla “Tavola rotonda politica” sul Bayerisches Fernsehen dominato dalla CSU, dove ha nuovamente messo in guardia contro una terza guerra mondiale. “È irresponsabile reprimere le richieste di ritorno del Donbass e della Crimea o persino della Russia“.

Una lunga intervista con Kujat è comparsa invece sul quotidiano svizzero Zeitgeschehen im Focus il 18 gennaio. L’ex ispettore generale della Bundeswher ha ribadito la sua opinione che questa guerra avrebbe potuto essere prevenuta e ha chiesto chi fosse interessato a continuarla. Più a lungo dura la guerra, “maggiore è il rischio di espansione o escalation“.

Un accordo di cessate il fuoco è stato silurato dall’Occidente nella primavera del 2022. L’obiettivo dichiarato degli Usa è quello di “indebolire la Russia politicamente, economicamente e militarmente al punto che possa rivolgersi al rivale geopolitico che è l’unico in grado di minacciare la sua supremazia come potenza mondiale: la Cina“.

Da Unzere Zeit

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6 Commenti


  • Gilberto

    Il governo Italiano, nel pieno rispetto della costituzione deve rinunciare ad un ulteriore invio di armi allUcraina. Il patto Nato deve essere rivisto, i paesi nato confinanti con la russia l’arma mento sarà solo a carattete difensivo, la Russia lungo i suoi confini rinuncerà ad un armamento offensivo.


  • fausto basoli

    quando i russi ci sbatteranno fuori dalle nostre belle casine riscaldate, allora chiederemo aiuto all’ Ucraina!


    • Redazione Roma

      Dall’aria che tira sembra più probabile l’esatto contrario, stiamo creando un mostro in Europa


  • Egidio

    finalmente qualche critica di buon senso mi sono stufato di tutta la propaganda occidentale x aiutare l ucraina in realtà si stanno creando le premesse x un nuovo stato di tipo israeliano nel bel mezzo della europa qualcuno riesce a immaginare cosa succederebbe in tal caso? è proprio ciò che sta accadendo prepariamoci a una guerra infinita


  • Dante

    Dopo otto anni di repressioni, combinate dall’armata Asoff, nel Donbas nei confronti della popolazione filorussa nessuno si era accorto dei rischi di un intervento russo? La possibile guerra andava fermata allora. Ora é troppo tardi. Occidente rifletti, rifletti!


  • Mara

    Se I confini dei paesi li decidono i popoli come ho sentito affermare da storico e professore universitario e come sembra sia avvenuto in Ucraina con la rivoluzione arancione e piazza Maidan al netto di interferenze fe finanziamenti stranieri, allora le autorità ucraine avrebbero dovuto accettare la volontà delle popolazioni del Donbass e Crimea di aderire alla Russia altrettanto avrebbero dovuto fare gli Usa e l’eu. Così questa guerra non ci sarebbe stata

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