La Cina ha annunciato una risposta “risoluta” all’incontro di Los Angeles tra la presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, e la terza carica dell’amministrazione Usa, lo speaker Kevin McCarthy. Lo riporta l’agenzia cinese Xinhua. “In risposta agli atti di collusione gravemente sbagliati tra Stati Uniti e Taiwan, la Cina adotterà misure risolute ed efficaci per salvaguardare la sovranità nazionale e l’integrità territoriale”, ha affermato il ministero degli Esteri di Pechino.
La portaerei cinese Shandong e le navi del suo gruppo da battaglia sono state avvistate per la prima volta nelle acque dell’Oceano Pacifico. Proprio ieri la Shandong aveva navigato attraverso il Canale di Bashi, tra Taiwan e le Filippine, in concomitanza con il colloquio tenuto ieri a Los Angeles dal presidente della Camera dei rappresentanti Usa, Kevin McCarthy e dalla presidente taiwanese Tsai Ing-wen.
Ma oltre alla cinese Shandong anche la portaerei statunitense Nimitz è stata rilevata al largo della costa orientale di Taiwan. La Shandong è stata rilevata a circa 200 miglia nautiche a est di Eluanbi, il punto più a sud dell’isola mentre la portaerei statunitense Nimitz, invece, a 400 miglia nautiche a est di Taiwan. La Marina di Taiwan ha risposto al dispiegamento della Shandong inviando al largo delle proprie coste le fregate di classe Kang Ding e Cheng Kung.
Ma intorno alla vicenda di Taiwan non si muovono solo le portaerei. Occorre infatti rammentare che fino alla giornata di domani è in visita in Cina – fatto del tutto straordinario – l’ex presidente di Taiwan Ma Ying-jeou, arrivato in Cina quasi in coincidenza con il viaggio della presidente in carica Tsai Ing-wen negli Usa e in America centrale. Il 28 marzo scorso è arrivato a Shanghai nel pomeriggio, accolto in aeroporto dai funzionari del Comitato centrale del Partito comunista e del Comitato municipale del Pcc di Shanghai.
Presidente di Taiwan dal 2008 al 2016 e figura di spicco dei nazionalisti del Kuomintang (KMT), Ma Yin-jeou rimarrà in Cina fino al 7 aprile a capo di una delegazione di studenti e renderà omaggio ai suoi antenati nell’Hunan.
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Lollo73
l’ impero romano 2.0 (U.S.A.) sta scricchiolando, non sotto la pressione dei barbari, ma di potenze emergenti. Con un potenziale ancora alto da esprimere. Ricche oltre ogni dire con l’ economia florida. Produzione manifatturiera, innovazioni. Un po’ la storia del vecchio leone insediato dai giovani. Il vecchio mostra aggressività e genitali eretti, ma alla fine cadrà malamente.
Conducator
Ce ne fossero nella sinistra italiana odierna di capaci di tanta lucidità, ed invece tutti a dichiararsi pacifisti però manifestando gioia per la guerra di Putin. E ad augurarsi una rovinosa fine del mitico Occidente, come se lo stravolgimento non travolgesse anche quanti se lo augurano, magari scrivendone pigiando i tasti di un lussuoso iMac, sorseggiando comodamente uno spritz in attesa di imbarcarsi per una vacanza, dopo aver lasciato la loro bella casa italiana (non una povera casetta nella sperduta campagna russa, sempre e solo quella). Insomma si pratica gioiosamente il nichilismo sulla propria pelle pur di sperare in un riscatto dalle proprie povere condizioni di vita.
Ste
Preferisco vivere nella democrazia malata e decadente di questo mondo occidentale, piuttosto che nella vigorosa ed emergente “non democrazia” russo/cinese.
Redazione Roma
Lei risponde ad una domanda che nessuno le ha posto. Un pò superbo no?
Marco
Il nichilismo per adesso è solo quello USA, ma non contro loro stessi, bensì contro di noi.
Luigi
Ma questo articolo da conto di alcuni fatti. Qual è la necessità di commentare di varie tifoserie su questo o quel sistema politico, sulle democrazie o pseudo democrazie, quasi ad augurarsi che qualcuno spari il primo colpo? Ci avviamo a grandi passi verso una guerra che non vedremo solo in TV, i tifosi avranno la casa e la vita sventrata anche loro. La leggerezza con cui si commenta un articolo che mostra nessuno schieramento è deprimente. Ma guardatevi le serie TV su Netflix o fatevi una passeggiata finché ne avete la possibilità e lasciate lavorare in pace chi cerca di fare informazione.