L’Unidad Piquetera ha organizzato mercoledi scorso una giornata nazionale di blocchi stradali in circa 128 punti del paese, contro la politica di aggiustamento del governo nazionale e del FMI, che si esprime in un aumento della povertà, milioni di senzatetto, disoccupazione e fame.
Le azioni sono iniziate alle 10 del mattino e nella zona di Amba ci sono state azioni e blocchi a Puente Pueyrredón, 197 e Panamericana, Puente La Noria, Ruta 3 e Gral. Paz, uscita autostradale di La Plata, Ruta 23 e Acceso Oeste (Moreno) e quattro blocchi a Puerto Madero.
Il governo nazionale non può ignorare l’aggravarsi dei dati riportati dall’Indec, che mostrano come nel Paese ci siano più di 18 milioni di poveri (39,2% della popolazione totale) e quasi 4 milioni di indigenti (8,1%), come risultato dell’applicazione delle prescrizioni economiche del FMI e dei tagli alla spesa pubblica e sociale.
Questa politica non si esprime solo nella crescita del lavoro precario e informale rispetto al lavoro vero e proprio, o nella mancanza di occupazione per milioni di lavoratori che vivono con quello che possono, ma anche nell’adeguamento del salario minimo – che è a 80,342 dollari per gli indigenti – che raggiunge parzialmente i beneficiari del Potenciar Trabajo.
Lo stesso accade con i pensionati, con un minimo di 5,.665 dollari, più un bonus di 15 dollari, che coprono solo un terzo del paniere di base per gli anziani, e in tempi in cui il governo sta approfondendo il saccheggio dell’Anses attraverso la vendita forzata di obbligazioni in dollari.
Il governo nazionale e il suo ministro dello Sviluppo sociale, Victoria Tolosa Paz, hanno appena annunciato la riduzione di 85.000 piani sociali, in un’offensiva generale contro i disoccupati nel tentativo di deprezzare i salari di tutti i lavoratori.
Tolosa Paz non consegna nemmeno il cibo alle mense dei poveri, tagliando gli stanziamenti per i settori più vulnerabili, né consegna gli strumenti tanto impegnati e necessari per il funzionamento dei progetti produttivi.
L’Unidad Piquetera denuncia che il recente memorandum del FMI smaschera la linea di intervento di questo governo, che non mira ad alcuna “trasparenza” nella gestione dei piani, ma all’aggiustamento e allo smantellamento di Potenciar Trabajo, costringendo l’ingresso di 400.000 beneficiari in “lavori” ultra-precarizzati e mal pagati.
Riferiscono che questa è la seconda misura del piano di lotta recentemente approvato e che chiedono la fine della politica di aggiustamento monetarista dei fondi, un lavoro vero, l’apertura e l’aumento dei programmi sociali, cibo per le mense dei poveri, utensili e il rispetto di tutti gli impegni presi dal governo.
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M.P.
“… applicazione delle prescrizioni economiche del FMI e dei tagli alla spesa pubblica e sociale. …” In un´eventuale sistema alternativo all´attuale e´ possibile una qualita´ della vita minima per tutti senza in primis produrre valore economico. Dilemma storico. Saluti. R.P.:-)