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Colpo su colpo tra palestinesi e Israeliani

Questa mattina un gruppo armato non ancora identificato ha aperto il fuoco contro una postazione militare delle Forze armate israeliane nei pressi di Ofra, a est di Ramallah, in Cisgiordania. Lo ha riferito l’emittente israeliana “I24 News”. I militari israeliani hanno risposto al fuoco, ma non vi sono ad ora notizie di feriti.

Ieri quattro coloni israeliani sono stati uccisi e altri quattro feriti in un’operazione armata palestinese nei pressi dell’insediamento coloniale di Eli, nel nord di Ramallah. L’attacco è avvenuto all’ingresso di un ristorante, in una stazione di servizio sulla Route 60. Secondo quanto riferito da fonti israeliane, due palestinesi sono stati uccisi in uno scontro a fuoco.

Gli esecutori dell’attacco, uccisi dai soldati, sono: Muhannad Faleh Abdullah Shehadeh, del villaggio di Orif, a sud di Nablus, studente all’Università An-Najah, e militante del blocco islamico (il braccio studentesco di Hamas); Khaled Mustafa Abd al-Latif Sabah, anch’egli del villaggio di Orif, a sud di Nablus.

Questa mattina unità dell’esercito israeliano hanno fatto irruzione nel villaggio di Orif, e arrestato cinque persone. I soldati hanno fatto irruzione nelle case dei due residenti del villaggio che ieri hanno ucciso i quattro coloni israeliani e hanno preso le misure delle case delle famiglie dei due militanti in preparazione alla loro demolizione come parte della politica di punizione collettiva di Israele contro i palestinesi.

I soldati hanno anche arrestato cinque persone, membri della famiglia Shehadeh o amici dei due palestinesi uccisi.

La colonia israeliana di Eli è stata insediata sulla Route 60, che collega Nablus con Ramallah nel centro della Cisgiordania e viene considerata una colonia illegale.

L’attacco palestinese di ieri è stato rivendicato come ritorsione per il sanguinoso raid dei militari israeliani a Jenin avvenuto lunedi e che aveva causato l’uccisione di 9 palestinesi e il ferimento di una novantina di persone, di cui 23 gravemente. Le organizzazioni della resistenza palestinese hanno ormai deciso comunemente di restituire colpo su colpo agli israeliani ogni azione nei Territori Palestinesi Occupati. L’occupazione e le incursioni militari nelle città palestinesi non saranno mai più gratis.

L’esercito israeliano ha ammesso che 8 dei suoi soldati sono rimasti feriti nel sanguinoso raid contro Jenin, oltre al danneggiamento di 7 veicoli militari. Un indicatore di una forte resistenza da parte dei palestinesi come si desume dal video qui sotto.

A seguito della ritorsione palestinese che ha portato all’uccisione dei quattro coloni, l’agenzia palestinese Wafa riporta che ieri sera centinaia di coloni israeliani, protetti dai soldati, si sono scatenati nella Cisgiordania occupata, attaccando veicoli e villaggi palestinesi e provocando incendi, danni e ferendo persone.

Fonti della sicurezza palestinese hanno affermato che i coloni armati hanno lanciato sassi contro i veicoli palestinesi nelle strade della Cisgiordania, rompendo i finestrini di diverse auto e ferendo i passeggeri mentre i soldati guardavano da lontano e intervenivano solo per proteggere i coloni se incontravano resistenza da parte dei palestinesi che stavano cercando di difendersi e proteggere le proprie famiglie dai coloni. I campi sono stati incendiati anche in diversi villaggi e città a nord di Ramallah, provocando gravi danni ai raccolti e agli alberi.

Anche questa mattina i coloni israeliani hanno continuato il loro pogrom nei territori palestinesi occupati, dando fuoco a veicoli, negozi e campi palestinesi. Fonti locali riferiscono che i coloni hanno attaccato il villaggio di al-Lubban al-Gharbieh, a nord-ovest di Ramallah, vandalizzando negozi e veicoli e provocando gravi danni alle proprietà.

Ma in Israele qualcosa si sta spezzando. Il Jerusalem Post riferisce la notizia clamorosa secondo cui alcuni soldati israeliani sono stati arrestati perché in un video esprimevano il loro giubilo per quanto avvenuto a Jenin e contro Israele.

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