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Cile. Le tristi provocazioni anticubane di un’istituto intitolato ad Allende

Le Trincee delle idee valgono più delle trincee di pietre” (J. Martí)

DICHIARAZIONE PUBBLICA

Nell’ambito della commemorazione del 50° Anniversario del Colpo di Stato Civile-Militare contro il governo costituzionale della Unidad Popular – un’azione criminale organizzata, sostenuta e articolata dall’élite politica, economica e mediatica cilena al servizio degli interessi dell’imperialismo nordamericano (Progetto “FUBELT” tra gli altri) – siamo rimasti sorpresi dall’enorme incoerenza etica e politica del Museo della Solidarietà Salvador Allende (MSSA) quando ha invitato l’artista cubana Tania Bruguera a un programma di attività.

Detta artista residente negli Stati Uniti, specialista in performance politico-provocatorie, il cui curriculum è imponente tra borse di studio e finanziamenti dai principali spazi accademici del “Nord Globale”, ha il sostegno aperto di tutti i possibili circuiti mediatici e economici dei centri” metropolitani”.

È in Cile dal mese di giugno, accolta da un’istituzione che ha origine nell’Unità Popolare e che porta l’onorevole nome di Salvador Allende.

Questa Istituzione, la cui storia inizia durante il Governo della Unidad Popular, con pregevoli opere donate da illustri artisti di diverse latitudini, si chiamava allora Museo della Solidarietà.

In esilio si chiamava Museo Internazionale della Resistenza Salvador Allende e accresceva il suo prezioso patrimonio artistico con varie manifestazioni di solidarietà da parte del governo rivoluzionario cubano, come pure di altri paesi fratelli come il Messico con la sua ricordata Casa Chile.

Cuba ha messo in pratica con manifesta volontà l’azione di salvaguardia dell’arte, del patrimonio e della memoria del popolo cileno, con il sostegno di istituzioni come l’ICAIC, la Casa de las Américas con Haydée Santamaría in carica, il Comitato Cileno della Resistenza Antifascista de L’Avana con il prezioso e attento lavoro di Miria Contreras, la Payita.

Grandi artisti cubani come Mariano Rodríguez, Portocarrero, Wilfrido Lam, Zaida del Río, Nelson Domínguez, Lesbia VentDumois, Mendive, Fabelo e molte e molti altri hanno contribuito con la loro arte e generosità militante a questo museo in via di sviluppo durante gli anni dell’esilio, in solidarietà con la lotta del popolo cileno.

Bruguera dice che viene nel nostro Paese non solo per esibire la sua “opera” ma anche per fare lavoro politico, ricordandoci che “il popolo cileno ha contato sulla solidarietà del popolo cubano. Forse oggi serve un’azione inversa“.

La prima affermazione è totalmente vera e come uomini e donne cileni siamo eternamente grati per quella solidarietà bella e generosa che ci ha dato il popolo cubano, ma quell’aiuto a tutti i livelli è stato organizzato e sviluppato dalla RIVOLUZIONE CUBANA, con la guida personale e il genio del suo capo storico FIDEL CASTRO R.

Questo è un dettaglio storico non da poco che Bruguera tralascia in modo interessato e truffaldino. Così sono queste figure fabbricate dagli Stati Uniti, che con il passare del tempo scompaiono lasciando sul loro cammino odio e confusione (tra chi vuole essere confuso).

Altri e altre verranno dopo, ma la Rivoluzione Cubana continua lì, con difficoltà, senza dubbio, ma Dignitosa, Eroica, Resistente, Antimperialista, Solidale e Socialista per la frustrazione di questi personaggi stagionali.

Consideriamo incoerente e provocatorio non solo l’invito già consumato e la futura mostra in detta istituzione (MSSA) di un artista che è stata legata alla controrivoluzione cubana finanziata con vari progetti di destabilizzazione degli USA verso Cuba.

Lei è stata anche un riferimento per la “lotta per la libertà” e per il cambio di “regime” a Cuba attraverso mezzi ampi come CANF, Radio e TV Martí, i nuovi spazi del giornalismo “indipendente” con finanziamenti della New Endowment Democracy (NED) o la Open Society (OSF) per il suo lavoro controrivoluzionario.

Sono gli stessi che hanno finanziato in Cile la fondazione “Espacio Público”, della quale fa parte Patricio Fernández Chadwick come direttore di una delle sue aree, un’istituzione dove hanno tenuto corsi per giovani giornalisti cubani, accaniti oppositori del processo di giustizia sociale avviato nello storico 1 gennaio del 1959, il cui progresso in questa nobile impresa è stato brutalmente ostacolato dal Blocco Economico, Finanziario e Commerciale crudelmente dispiegato dagli Stati Uniti.

Non basta solo l’atteggiamento e la posizione di aperta opposizione di Tania Bruguera e che le sia stato permesso di esporre a 50 Anni dal Colpo di Stato nella MSSA per dichiarare il nostro malcontento e la nostra condanna, ma anche la sua incredibile incoerenza.

Negli stessi giorni in cui parlava di “democrazia”, ​​”diritti umani”, visitava Villa Grimaldi e incontrava varie persone, noti artisti come Raúl Zurita, Francisco Reyes, Alejandra Matus (giornalista), incontrava pure una “Associazione dei Cubani Liberi” a Santiago, i cui membri sono apertamente difensori e apologeti del Colpo di Stato ed ammiratori di Augusto Pinochet, espressione dell’estrema destra più retrograda all’interno dell’emigrazione cubana.

Sembra inaudito in un anno così significativo come quello in cui ci troviamo, il livello di incoerenza del MSSA e di chi gestisce detta istituzione. Ci posizioniamo nella difesa e lotta Socialista, Latinoamericanista, Antimperialista della figura rivoluzionaria di Salvador Allende, la cui eredità morale ed esempio storico non appartengono a una famiglia o a un’istituzione, ma all’immaginario della resistenza e alla pratica quotidiana di lotta del Popolo del Cile.

Lanciamo un allerta di fronte a questo chiaro esempio di colonizzazione e appropriazione, di nomi e figure ed esempi di sacrificio, da parte di coloro che cercano di distorcere la dimensione reale delle figure rivoluzionarie, e ricordiamo quella macabra, ma esemplare, riflessione di Allen Dulles (Direttore della CIA) su come far fallire ogni alternativa al dominio culturale dell’imperialismo nordamericano: “l’usurpazione dell’immaginario collettivo e la ricolonizzazione di utopie redentrici e libertarie“.

Tania Bruguera fa parte di quell’idea usurpatrice e chi sostiene i suoi progetti, non più artistici, ma politici, ne diventa consapevolmente o inconsapevolmente complice anche nelle sue azioni compiute in Cile.

Noi che da sempre siamo grati alla Rivoluzione Cubana ci prepariamo a commemorare tra poche settimane il 70° anniversario della Moncada, un’azione che ha segnato una pietra miliare nella lunga lotta del popolo di Martí e Fidel per conquistare la sua vera, unica e irrinunciabile indipendenza.

A quella lotta contribuì significativamente con la sua vita, sagacia e intelletto Miguel Brugueras, autodefinitosi “fidelista devoto” e che, dopo il trionfo della Rivoluzione, si distinse come ambasciatore in diversi paesi, assumendo anche l’incarico di Vice Ministro degli Affari Esteri di Cuba Rivoluzionaria. Fu anche uno dei fondatori del Partito Comunista di Cuba nel 1965.

Milioni di donne e uomini come Miguel Brugueras sono coloro che hanno reso possibile il trionfo e la continuità dell’opera umanista, che oggi e sempre difenderemo, avendo Cuba come esempio di Patrimonio Universale della Dignità, come pochi giorni fa il Forum di San Paolo ha dichiarato in Brasile e come sottolinea costantemente il Presidente del Messico, Manuel López Obrador.

CUBA NON E’ SOLA!

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