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Il governo di Kiev va a caccia di “carne da cannone” in Europa

Il governo ucraino è tornato a chiedere con insistenza al governo tedesco di consegnare tutti i rifugiati ucraini in età per essere arruolati. E la medesima richiesta sarebbe stata avanzata agli altri governi europei.

Secondo i dati forniti dalla UE, sono più di 650mila gli ucraini tra i 18 ed i 60 anni che oggi si trovano in vari paesi europei. La maggior parte sono in Polonia, nella Repubblica Ceca e in Germania, e adesso Zelensky ne sta chiedendo l’estradizione in quanto sospetti “disertori”.

Il ministro della Difesa tedesco, interrogato dai giornalisti sulla vicenda, non ha voluto finora rendere pubblici i dati su questa fascia di rifugiati. Secondo il Ministero degli Interni di Berlino, invece, dal febbraio del 2022 sono entrati in Germania 203.640 cittadini ucraini maschi di età compresa tra i 18 e i 60 anni, uomini obbligati al servizio militare. Alla fine di agosto si trovavano ancora lì 176.474 di loro.

Secondo un servizio del The Economist: «Migliaia di ucraini stanno evitando il servizio militare». La polizia di frontiera di Kiev avrebbe fermato 6.100 uomini per tentato attraversamento illegale dei posti di frontiera, mentre altri 13.600 sono stati presi mentre cercavano di espatriare valicando fiumi e campagne.

Ma i fuggitivi bloccati sarebbero solo la punta dell’iceberg. Il settimanale britannico elenca tutti i sotterfugi ai quali gli uomini in età da arruolamento ricorrono per evitare di andare in guerra.

Poche settimane fa il presidente ucraino Zelensky ha licenziato tutti i funzionari regionali addetti all’arruolamento, rei di «arricchimento illegale». Molti avrebbero preso mazzette per evitare l’invio al fronte.

Occorre ricordare che problemi analoghi si sono registrati anche in Russia quando si era diffusa la notizia sulla mobilitazione generale per rimpolpare le truppe sul fronte. Decine di migliaia di russi in età da arruolamento erano fuggiti all’estero per non finire nel mattatoio delle trincee. Ma l’analogo fenomeno in Ucraina non ha mai destato la simmetrica – e dovuta – attenzione dei mass media occidentali.

L’esercito ucraino e la Nato continuano ad avere un forte bisogno di soldati da portare al massacro. La decimazione subìta nella cosiddetta controffensiva, che fin qui ha riconquistato ben pochi chilometri di territorio, secondo fonti non ufficiali avrebbe lasciato sul campo, finora, dai 40 ai 50mila morti ed almeno altrettanti feriti.

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