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Africa “insoumise”. Manifestazioni in Ghana, sciopero generale in Nigeria

In Ghana, vanno crescendo le proteste della popolazione e vengono represse con la forza. Migliaia di manifestanti sono scesi in piazza ad Accra, capitale del Ghana, per tre giorni di proteste antigovernative legate alle difficoltà economiche.

Ci sono stati decine di arresti. Una cinquantina di persone sono state arrestate mentre cercavano di prendere d’assalto la sede del governo ghanese

Secondo i media locali, i manifestanti, alcuni dei quali sventolavano cartelli con slogan contro il governo o con la bandiera del Ghana, hanno denunciato l’alto costo della vita e la mancanza di lavoro.

Il Ghana, è una nazione dell’Africa occidentale nota per la produzione di cacao, oro e petrolio, ma sta affrontando la crisi economica più grave degli ultimi decenni. L’inflazione è al 40% soprattutto per i generi di prima necessità, in particolare quelli alimentari. 

La moneta locale, inoltre, si è svalutata sia rispetto al dollaro sia rispetto all’euro. Nonostante l’ottimismo manifestato oggi dalla Banca centrale del Ghana che non ha alzato, ulteriormente, i tassi di interesse, la situazione resta esplosiva.

In Nigeria i due più grandi sindacati del paese hanno indetto uno sciopero a tempo indeterminato a partire da martedì prossimo per protestare contro il modo in cui il governo sta rispondendo all’aumento del costo della vita.

In una dichiarazione congiunta, il Congresso nazionale del lavoro (Nlc) e il Congresso dei sindacati (Tuc) hanno accusato il governo di non essere riuscito ad alleggerire l’onere finanziario per i nigeriani, aggravato dalla recente eliminazione dei sussidi sul carburante.

Ci sarà un blocco totale finché il governo non soddisferà la domanda dei lavoratori nigeriani e, di fatto, delle masse nigeriane“, si legge nella dichiarazione, in cui si invitano tutti i lavoratori a interrompere le attività a partire dal 3 ottobre.

I prezzi dei prodotti alimentari e delle materie prime sono aumentati negli ultimi mesi in Nigeria a causa dell’aumento del costo del carburante che ha fatto lievitare i costi di produzione e di trasporto.

Anche la valuta della Nigeria, la naira, è scesa significativamente rispetto al dollaro statunitense, scambiando a una media di 780 naira per 1 dollaro, il che ha portato ad un aumento del costo delle importazioni. 

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