La radio militare israeliana ha affermato che la manovra di terra nel nord e nel sud di Gaza continuerà per un altro mese.
Fonti del governo israeliano riferiscono che è salito a 410 il numero di soldati israeliani uccisi dal 7 ottobre, dei quali 84 da quando è iniziata l’offensiva di terra nella striscia di Gaza il 27 ottobre. Nove tra soldati e ufficiali sono stati uccisi nelle ultime 24 ore. L’ultimo è il sergente maggiore Adi Shani, 39 anni, della compagnia di pattuglia della 603 unità logistica, di Tzur Yitzhak.
Il Times of Israel riferisce che i soldati israeliani aderenti alla setta chassidica Chabad dell’ebraismo hanno trasformato una casa nella città palestinese di Beit Hanoun, a nord di Gaza, nella “prima casa Chabad di Gaza”. Le case Chabad in tutto il mondo forniscono agli ebrei in viaggio di cibo kosher, di un luogo per pregare e altri servizi religiosi.
Un bombardamento dell’artiglieria israeliana ha preso di mira le case vicino a una scuola che ospita migliaia di sfollati nella città di Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza.
Le Brigate Al Qassam affermano di aver contrattaccato le truppe israeliane a Sufa e Nir Ishaq con salve di razzi ed anche nell’asse orientale della città di Khan Yunis. Le Brigate Al Qassam rivendicano la distruzione di una ventina di veicoli militari a Khan Yunis e Beit Lahia, nel nord del territorio, mentre l’esercito israeliano sostiene di aver effettuato “incursioni mirate nel cuore della città”, dove ha trovato e distrutto 30 tunnel. Lo stesso primo ministro Benjamin Netanyahu ha annunciato che le forze israeliane hanno circondato la casa del dirigente di Hamas nella Striscia di Gaza, Yahya Sinwar, senza però riuscire a trovarlo. Evidentemente non era rimasto lì ad aspettare che arrivassero i soldati israeliani.
Un razzo lanciato dalla Striscia di Gaza, nonostante il fuoco di sbarramento, ha causato danni nella città israeliana di Be’er Sheva. Il proiettile si è schiantato contro un parcheggio nella zona industriale della città, causando danni ai veicoli parcheggiati. Un uomo è stato ricoverato in ospedale per le ferite riportate nell’incendio di una fabbrica.
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Libano. Ancora scambio di colpi tra Hezbollah e truppe israeliane
Al Jazeera riferisce che16 missili sono stati lanciati dal sud del Libano verso siti israeliani. Hezbollah, secondo quanto riporta la televisione libanese Al Manar, rivendica che combattenti della Resistenza islamica hanno preso di mira i due siti di occupazione israeliana di Al-Malkiyah e Al-Raheb, nonché le caserme di Ramim. Violenti bombardamenti di artiglieria hanno preso di mira le aree adiacenti alle fattorie di Shebaa, nel sud del Libano. L’agenzia israeliana Ynet news riporta che mercoledì pomeriggio l’esercito israeliano ha attaccato un certo numero di aree in Libano con carri armati e fuoco di artiglieria, in risposta al fuoco di mortaio su Israele. Hezbollah ha rivendicato la responsabilità del colpo di mortaio. Fonti militari israeliani riferiscono che “Gli aerei hanno attaccato un quartier generale operativo e un’infrastruttura terroristica di Hezbollah”.
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Il fronte del Mar Rosso. Chi è il movimento Ansarallah dello Yemen
A Eilat ieri pomeriggio, il sistema israeliano anti-razzo Arrow ha intercettato un missile terra-superficie (STS) puntato sulla città più meridionale di Israele. “L’intercettazione è avvenuta nel Mar Rosso e il missile non è entrato nel territorio israeliano né ha rappresentato una minaccia per i civili israeliani”, ha detto un portavoce dell’IDF-
La nave da carico israeliana Galaxy Leader, sequestrata dai guerriglieri Houthi del gruppo Ansarallah dello Yemen, si è trasformata in una “attrazione turistica” per i sostenitori del gruppo. La nave è ancorata vicino al porto di Al-Salif nello Yemen e i visitatori vi si avvicinano utilizzando piccole barche da pesca. Le “attrazioni” della nave includono l’esplorazione del ponte, scattare selfie e calpestare le bandiere degli Stati Uniti e di Israele, mentre in sottofondo suonano le canzoni tradizionali Houthi.
Recentemente proiettato sotto i riflettori internazionali, dopo aver dichiarato guerra a Israele a sostegno della resistenza dei palestinesi di Gaza, Ansarallah è una organizzazione poco conosciuta dal pubblico occidentale e in precedenza è stato ritratto solo come un alleato dell’Iran in guerra con i suoi vicini sauditi.
Il conflitto, dopo l’accordo tra Iran e Arabia Saudita del marzo 2023 mediato dalla Cina, pare finalmente sopito.
L’attenta gestione degli affari tribali, l’istituzione di un governo regolarmente funzionante e il suo controllo su circa l’80% della popolazione yemenita hanno dimostrato il successo di Ansarallah.
Il movimento, che in origine era un movimento ribelle di musulmani sciiti zayditi, si è ora trasformato in un formidabile partito militare, sociale e politico.
Ansarallah viene spesso definito come i “ribelli Houthi” e come un “gruppo filo-iraniano”, nel tentativo di minare la credibilità del movimento.
Le Nazioni Unite devono ancora accettare il governo guidato dall’Ansarallah come legittima autorità di governo del Paese, a favore del sostegno al Consiglio di leadership presidenziale creato a Riyadh, in Arabia Saudita, nel 2022.
Ansarallah ha recentemente dichiarato di essersi unito alla battaglia contro Israele, iniziata con l’offensiva guidata da Hamas il 7 ottobre.
Il movimento ha iniziato a partecipare a fianco dei gruppi della Resistenza palestinese, in quella che ha detto essere una risposta agli appelli popolari dell’opinione pubblica yemenita ad agire contro Israele per i suoi crimini a Gaza.
Hanno sparato dozzine di droni e missili balistici verso le aree nel sud della Palestina occupata, poi hanno proceduto ad annunciare che avrebbero attaccato navi battenti bandiera, gestite e possedute da Israele nel Mar Rosso.
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