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A Gaza è catastrofe umanitaria. Colpita duramente la Brigata israeliana Golani. In Cisgiordania sono 265 i palestinesi uccisi in due mesi

E’ salito a 12 il bilancio delle vittime dell’attacco di questa mattina dei militari israeliani su una scuola dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi (Unrwa) a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Tra le vittime ci sono donne e minori.

La Mezzaluna Rossa palestinese afferma di aver completamente perso i contatti con la sua sala operativa nella Striscia di Gaza e le sue squadre che operano nell’enclave assediata a causa di un blackout delle telecomunicazioni. Il blackout totale imposto giovedì dagli israeliani è il quinto da quando Israele ha lanciato la sua offensiva su Gaza in risposta all’attacco di Hamas del 7 ottobre. “Proviamo estrema preoccupazione per la possibilità che le nostre squadre continuino a fornire servizi di emergenza, soprattutto perché questa interruzione colpisce la sala operativa centrale 101 e ostacola l’arrivo di ambulanze per feriti e feriti”, ha dichiarato la Mezzaluna Rossa in un comunicato.

Medici e operatori umanitari hanno detto a Reuters che con un sistema sanitario in ginocchio e senza cibo, acqua o riparo, la gente di Gaza deve affrontare un’inevitabile epidemia.
“La tempesta perfetta per la malattia è iniziata. Ora si tratta di: ‘Quanto peggiorerà la situazione?'” James Elder, portavoce capo del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef), ha dichiarato in un’intervista martedì.
Tra il 29 novembre e il 10 dicembre i casi di diarrea nei bambini sotto i cinque anni a Gaza sono aumentati del 66 per cento, a 59.895 casi, e del 55 per cento nel resto della popolazione, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

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Combattimenti a Gaza. Ancora duramente colpita la Brigata Golani

Negli scontri con i combattenti palestinesi, il comandante della base di addestramento della Brigata Golani, il tenente colonnello Shahar Barkai, è stato ferito ieri nel sud di Gaza. Barkai è stato ferito insieme ad altri cinque soldati rimasti gravemente feriti, a seguito dell’esplosione di un ordigno esplosivo vicino alle truppe.

Barkai aveva sostituito il comandante del 12º battaglione di Golani, il tenente colonnello Omer Suleiman, che era stato a sua volta ferito nel sud di Israele all’inizio della guerra. La brigata Golani era stata duramente colpita pochi giorni in una imboscata dei combattenti palestinesi nel quartiere di Shejaiya. A Gaza City dove erano stati uccisi un alto ufficiale e nove soldati israeliani.

L’IDF ha confermato che un altro soldato israeliano è stato ucciso a Gaza. Si tratta del sergente maggiore Elisha Loewenstern della 179a brigata corazzata di riserva. Loewenstern è stato ucciso a causa di un missile anticarro che ha colpito il suo carro armato. Nella stessa battaglia, un altro soldato del battaglione è stato gravemente ferito.

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Cisgiordania. Sono 265 i palestinesi uccisi dal 7 ottobre

Dall’inizio dell’offensiva militare, 265 palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane e dai coloni armati nella Cisgiordania occupata e a Gerusalemme. Inoltre, più di 3.260 palestinesi, tra cui 200 minorenni, sono stati arrestati dalle forze di occupazione israeliane in violenti raid notturni, e numerose famiglie palestinesi sono state completamente espulse dai loro villaggi a causa del terrorismo dei coloni.

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Sondaggio. Tra i palestinesi aumentano i consensi per Hamas, diminuiscono quelli per Abu Mazen

Un sondaggio d’opinione condotto tra i palestinesi tra il 22 novembre e il 2 dicembre, ha riilevato un vistoso aumento del sostegno a Hamas, anche nella striscia di Gaza devastata dalla guerra, e uno schiacciante rifiuto verso attuale presidente dell’Autorità Palestinese Abu Mazen. Il sondaggio è stato pubblicato mercoledì dal Palestinian Center for Policy and Survey Research.

L’88% dei palestinesi vuole che Abu Mazen si dimetta, si tratta del 10% in più rispetto ad un analogo sondaggio fatto tre mesi fa. Secondo il sondaggio del Pcpsr, il 57% degli intervistati a Gaza e l’82% in Cisgiordania ritengono che Hamas abbia avuto ragione a lanciare l’attacco del 7 ottobre in Israele. Solo il 10% degli intervistati afferma di ritenere che Hamas il 7 ottobre abbia commesso crimini di guerra.

Il 70% dei palestinesi in Cisgiordania ritiene che Hamas vincerà la guerra, mentre solo la metà degli abitanti di Gaza pensa lo stesso. Solo l’11% dei palestinesi intervistati attribuisce a Hamas la colpa per le sofferenze della popolazione di Gaza.

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