Centinaia di militari, poliziotti e personale di emergenza sudcoreani hanno partecipato oggi a una rara esercitazione di difesa contro un ipotetico attacco a sorpresa della Corea del Nord alla capitale Seul.
L’esercitazione avviene in un clima di tensione crescente tra i due paesi e dopo il ripristino da parte delle due Coree di ulteriori presidi militari lungo il confine tra i due Paesi, che erano stati rimossi a seguito di un accordo nel 2018.
Sul senso delle manovre pesa quanto avvenuto in Palestina in questi mesi. “Per noi è stata una grande lezione il fatto che il sistema di difesa avanzato di classe mondiale di Israele si sia fatto cogliere impreparato a fronte dell’attacco a sorpresa sferrato da Hamas con artiglieria convenzionale e mezzi arretrati”, ha dichiarato Oh Se-hoon, sindaco della capitale.
Il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, ha intanto ordinato alle forze armate, all’industria delle munizioni e al settore delle armi nucleari di accelerare i preparativi per contrastare quelle che ha definito “mosse ostili senza precedenti” da parte degli Stati Uniti, riferisce l’agenzia nordcoreana Kcna.
Illustrando le direttive politiche per il nuovo anno in un importante incontro del Partito del Lavoro, Kim Jon Un ha anche dichiarato che Pyongyang espanderà la cooperazione strategica con i Paesi “anti-imperialisti indipendenti”, scrive l’agenzia di stampa ufficiale “Korean Central News Agency”.
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