Hamas chiarisce il significato politico dell’attacco del 7 ottobre
“Hamas nega la fondatezza delle affermazioni del portavoce del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica dell’Iran, generale di brigata Ramadan Sharif, riguardo all’operazione del Diluvio di Al-Aqsa e alle sue motivazioni.
Abbiamo ripetutamente confermato i motivi e le ragioni dell’operazione Flood of al-Aqsa, e soprattutto i pericoli che minacciano la Moschea di al-Aqsa. Confermiamo inoltre che tutti gli atti di resistenza palestinese sono una risposta all’occupazione sionista e alla sua continua aggressione contro il nostro popolo e i nostri luoghi santi“, questa è stata la dichiarazione del movimento islamico palestinese dopo la circolazione delle affermazioni del portavoce dei Guardiani della Rivoluzione di Teheran, Ramazan Sharif, secondo cui l’azione del 7 ottobre era una risposta all’assassinio del gen. Soleimaini da parte di Israele e Stati Uniti nel 2020.
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Non cessano i bombardamenti e i combattimenti a Gaza, l’offensiva israeliana è “lenta”
Il bilancio delle vittime dell’ultimo bombardamento israeliano di Khan Yunis è salito a 27. Uno dei tre militari israeliani uccisi ieri era il vice comandante della compagnia della Brigata Givati. Si tratta del tenente Yaron Eliezer Chitiz Gli altri due soldati uccisi sono il sergente maggiore Itay Buton, 20 anni e il sergente maggiore Efraim Yachman, entrambi soldati del battaglione Shaked di Givati.
A Gaza le Brigate Al-Qassam hanno rivendicato di aver distrutto un trasporto truppe israeliano con un missile Al-Yassin 105 a Khan Younis.
Le Brigate Al-Quds fanno sapere che i loro combattenti si sono scontrati con la fanteria israeliana, nella zona di Khan Younis e di aver distrutto un carro armato Merkhava, nel campo profughi di Bureij, con un ordigno esplosivo.
“L’esercito fiuta la fine e cerca di ottenere risultati prima che venga dichiarato un cessate il fuoco nella prima metà di gennaio. E’ probabile che gran parte dei riservisti ritorneranno a casa. L’esercito sarà impegnato a organizzare una fascia di sicurezza di un chilometro”.
Uno dei più informati giornalisti israeliani, Nahum Barnea, così ha scritto il 22 dicembre scorso su Yedioth Ahronoth palesando i crescenti dubbi sul fronte militare israeliano a Gaza che avanza troppo a rilento.
Intanto, secondo i dati ufficiali di Tel Aviv, sono saliti a 501 i soldati israeliani uccisi dal 7 ottobre, di cui 167 nell’invasione di terra. Sono più numerosi di quelli caduti nella prima (1982) e nella seconda (2006) guerra del Libano messe assieme.
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Libano. Hezbollah aumenta l’intensità dei lanci di razzi su Israele
Solo oggi dal Libano Hezbollah ha fatto sapere di aver lanciato verso Israele circa 90 tra droni e razzi, un record assoluto dall’avvio del conflitto. Un drone con esplosivo lanciato dal territorio siriano e non intercettato dall’antiaerea israeliana è esploso a Eliad nel Golan occupato da Israele. Non si hanno notizie di vittime.
Hezbollah ha rivendicato anche la responsabilità di aver sparato ieri una raffica di razzi contro la città israeliana di Kiryat Shmona, nel nord di Israele.
In una dichiarazione, Hezbollah afferma di aver lanciato 30 razzi contro Kiryat Shmona in risposta a un precedente attacco israeliano su una casa nel villaggio libanese di Bint Jbeil. Secondo le autorità israeliane, almeno 11 razzi sono stati lanciati contro Kiryat Shmona, quattro dei quali hanno colpito la città, causando danni a case e infrastrutture. Solo tre razzi sono stati intercettati dal sistema antimissili Iron Dome.
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L’inquietante nuovo ambasciatore israeliano in Italia
Benny Kashriel è stato nominato come nuovo ambasciatore dello Stato di Israele in Italia. Ma il suo curriculum politico e il suo stretto legame con il movimento dei coloni ebraici sta creando qualche imbarazzo al governo italiano di cui riferisce il Times of Israel.
Kashriel è stato a lungo sindaco dell’insediamento coloniale di Ma’ale Adumim, in Cisgiordania, e uno dei maggiori esponenti del Consiglio Yesha, un’organismo che riunisce i consigli municipali degli insediamenti coloniali ebraici.
L’inquietante personaggio è stato scelto a luglio dal ministro degli Esteri, Eli Cohen, come nuovo ambasciatore a Roma.
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samovar
E ti pareva che un ambasciatore suprematista (ammesso che il regime fascista di Netanyahu possa mai davvero esprimere qualche “colomba”) non lo mandavano nel paesello più servile d’Europa, quello a forma di stivale?
Giovanni
Si chiama Benny, come il fetido capo del suo governo e questa e’ la massima e coerente garanzia di sionismo.
salvatore drago
Non mi meravglia il fatto che un personaggio del genere venga spedito in Italia, del resto è la stessa Italia che “bontà sua” concede le proprie basi perchè l’esercito sionista possa addestrarsi, è la stessa Italia che firma trattati con lo stato sionista per la costuzione di drone killer. E’, insomma, l’italietta serva di potenze che magari le stesse cose le vorrebbero fare ma che preferiscono fare ai loro servi obbedienti.