Due voci stanno circolando in queste ore indicando che siano crescenti le pressioni degli “alleati” su Kiev per negoziare una pace con la Russia, anche cedendo territori come la Crimea e il Donbass.
Secondo quanto riporta il Washington Post, Donald Trump ha fatto conoscere il suo orientamento sulla possibile conclusione della guerra in Ucraina. “Premere su Kiev affinché ceda la Crimea e la regione di confine del Donbas alla Russia”. E’ questo secondo il WP il piano segreto di Donald Trump per mettere fine alla guerra fra Ucraina e Russia. L’ex presidente e candidato a riesserlo, ritiene che sia la Russia sia l’Ucraina “vogliono salvare la faccia e avere una via di uscita”. Trump è convinto anche che per alcune aree dell’Ucraina andrebbe bene essere parte della Russia.
Se le idee di Trump non sono proprio una novità, a sorprendere ancora di più sono state le affermazioni del segretario della Nato Stoltemberg rilasciate in una intervista alla BBC. “La maggior parte delle guerre finisce al tavolo delle trattative e l’Ucraina dovrà fare qualche concessione per fermare la guerra” è stata la dichiarazione a sorpresa del segretario generale della NATO, il quale per la prima volta dall’inizio della guerra tra Ucraina e Russia fa esplicito riferimento a concessioni da parte di Kiev per arrivare a una soluzione del conflitto. Stoltemberg non aggiunge dettagli se non che sarà Kiev a dover decidere quando, come e cosa concedere a Mosca.
“In ultima analisi deve essere l’Ucraina a decidere a quali compromessi è disposta a fare, dobbiamo permetterle di trovarsi in un a posizione in cui possano raggiungere un risultato accettabile al tavolo negoziale” ha spiegato il Segretario generale della Nato nell’intervista alla Bbc, sottolineando che non sta spingendo Kiev verso alcuna concessione.
La Nato, dunque, dovrebbe aiutare l’Ucraina a non trovarsi in una situazione troppo sfavorevole al tavolo di trattativa con la Russia per una tregua o la pace, che non esclude però concessioni da parte di Kiev.
Va da se che il sostegno militare occidentale viene ritenuto fondamentale dal segretario della Nato per costringere la Russia a rinunciare agli obbiettivi di ulteriore occupazione di territori ucraini ma alla fine anche l’Ucraina potrebbe trovarsi costretta a qualche “tipo di compromesso”.
Dagli Usa e dal segretario della Nato (a fine mandato però) giungono segnali di cui Kiev e Zelenski dovranno tenere conto. Resta però l’incognita dei guerrafondai europei, soprattutto di Polonia, Baltici, Germania e Francia, i quali sembrano invece orientati ad una escalation contro la Russia piuttosto che sostenere ipotesi di negoziato. Hanno avviato il meccanismo dell’economia di guerra ed hanno sdoganato l’idea stessa del ricorso alla guerra nei propri paesi.
In questi anni ci si è trastullati spesso sull’idea che gli oltranzisti fossero gli Stati Uniti per poi scoprire che i fautori dell’escalation erano diventato più di casa a Bruxelles che a Washington.
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Giorgino
i vari di battista,o Cacciari, consapevolmente o meno, coprono l ‘ imperialismo europeo
Ta
Credo che se gli americani mollano finalmente Kiev, la molleranno anche le ubbidienti nullità europee. Il che sarebbe un bene.
A meno che il gioco degli americani sia proprio «finché eravamo convinti di poterla vincere, alla guerra provvedevamo noi; adesso che tutto è perduto, provvedete voi». Allora sì che ci sarebbe da aver paura.
antonio
So che è una piccolezza comunque è Stoltenberg e non Stoltemberg.
Red
la storia non tradisce,ok.l.imperialismo Usa,lo sappiamo.ma le 2 guerre mondiali esplose sempre In Europa, e sempre coinvolte Germania,Francia e perche no.anche Polonia.
Marzo Carlo
Gli Ucraini stanno bombardando la centrale nucleare di Zapo…per farci capire come siamo ormai legati allo loro pazzia
Fos
Sperando che non sia un’altra Minsk
Giorgino
servi si, ma di Rehinmetall, Leonardo, Bae sistema etc etc
ovvero, vogliono implementare un più autonomo imperialismo europeo, visto che il vecchio equilibrio non è più possibile, anche per le difficoltà strutturali del capitalismo, la sua crisi. Ma quando mai si e interpretata la storia in termini si servitù volontaria, di interi stati e continenti, come fanno Di Battista o , in modo diverso, Cacciari ? spostare l’ attenzione sul complesso militare industriale americano (pur colpevole in primis) , significa coprire a sinistra l’ imperialismo europeo, che non da oggi si va costituendo. e’ una cortina fumogenae, affinché non si disturbi il manovratore ossia l’ imperialismo europeo
Lo Re
Non fatevi vane speranzei, quelle di Trump e di Stoltenberg sono parole vuote. Cercano di prendere tempo a Mosca, illudendola con una trattativa insensata in partenza. No vogliono solo dare ai servi vassalli UE il tempo di riarmarsi un minimo e cercare il colpaccio per, come hanno scritto altri, se non vincere non perdere troppo.
Salvatore
Penso che incominciano a rendersi conto che è una guerra che non vinceranno mai ( NATO ). Hanno solo causato migliaia di morti e distrutto l’ economia della UE. Complimenti ai grandi politici e strateghi vari.
ciro bene
Per me sia Europa che Usa non sanno come salvare la faccia, svolgono ora il ruolo del poliziotto buono e de poliziotto cattivo, sperando che Putin abbocchi. Per quest’ultimo, l’obiettivo irrinunciabile è impedire l’espansione della Nato, condizione esistenziale, visto il ruolo dalla Nato dal crollo dell’URSS in poi.
Giovanni
La “sora. Ursula” e’ piu’ bellicista della “sora Giorgia”, entrambe serve del capitalismo finanziario israelo- statunitense.
Paolo
non vedo perché dovrei lasciare il tavolo se sto vincendo… Odessa è lì basta agguantarla e con essa il controllo del mar nero. la transnistria a un passo da Odessa e voilà, inglesi tagliati fuori dal mar Nero, un cuscino di sicurezza dai missili della Nato, la possibilità di concentrarsi contro i nuovi nemici della Finlandia e le formiche baltiche… Ursula ormai sei kaputt
Giorgino
hanno distrutto l’ economia ue…. si stava entrando in una fase di guerre commerciali, trump cina, , la Merkel che sfuggiva alle pressioni Usa anti commercio con la cina, e gli americani che incalzavano anche per una maggiore spesa militare europea.. Gli Usa correvano verso il collasso da debito, enti locali , e deficit commerciale passato in panchina anni da 800 a 930 moliardi di
dollari all’ anno. Protezionismo Usa mascherato, anche biden con norme ecologiche, finanziamenti ad aziende americane in linea la, la ue che avrebbe dovuto fare altrettanto
per tante ulteriori ragioni, inflazione manifestatasi già prima del COVID, ma con l’ inflazione devi alzare i tassi, e dismettere i quantitative easing, il che però va a danno della finanza che non e’ altra cosa dal capitalismo tout court della fase attuale
Allora il militarismo diventa la via di uscita, anche per le economie della unione europea, le condizioni ( a livello globale ) per il mercantilismo europeo degli ultimi decenni erano venute meno nel loro complesso già alcuni anni prima della guerra in ucraina
cosa si meravigliano i di battista, i Cacciari, leghisti, e
sovranisti vari, l unione europea sta facendo programmi di spesa militare stratosferici , tra cui il piano per la ucraina da 100 miliardi di euro nei prossimi 10 anni, che dovrà favorire la concentrazione e l’ avanzamento tecnologico della industria degli armamenti europea.
Sono scelte strategiche, ben oltre l’ episodio ucraino, rafforzano le borse, ora che i sostegni del passato ,post crisi 2007-8, vengono limitati e poi dismessi ( e che impulso avrebbero queste se fondi e banche occidentali mettessero le mani sulle risorse naturali russe
se invece di riconoscere la tendenza al militarismo ed alla guerra, propria del capitalismo, combattendola prima di tutto in casa nostra ( dai che tagli ai servizi ci aspettano ,) continuiamo a ritenere i governanti europeo semplicemente succubi dello spirito bellico ed antirusso degli Usa, contribuiscono alla cortina fumogenae che i vati di battista, orsini, e tutti quelli con la fissa della geopolitica, alzano sulla crisi del capitale e sulle sue conseguenze, tra cui l ‘ imperialismo europeo e la costituenda fase militarista ( a livello mondiale ) rappresentano ciò cio che ci riguarda più da vicino
Mara
un esperto invitato al tavolo del talk show della trasmissione di la 7 che va in onda dalle 8 alle 9 di stamattina 9 aprile affermava
che l’Ucraina non più andare avanti nel conflitto poiché non riceve le armi necessarie dell’occidente, e che anche la Russia si deve fermare perché è al limite delle sue risorse militari.
per cui ci sarà un congelamento del conflitto.
Non so se veramente ci sara questo congelamento del conflitto ma paragonare la dotazione militare russa a quella ucraina mi sembra un’altra stupidata tra le molte che la nostra televisione elargisce a beneficio dei gonzi.