Breve storia dei fake usati per giustificare un genocidio e della pagina più buia del giornalismo italiano dal dopoguerra.
Ricordate la notizia dei 40 bambini decapitati nel kibbutz di Kfar Aza da parte di Hamas? Ebbene, dopo più di sei mesi, anche il quotidiano francese Le Monde riporta che la notizia era assolutamente falsa. Ed in ciò l’importante testata transalpina era stata preceduta, appena due settimane fa, dell’eccellente inchiesta dell’unità investigativa di Al Jazeera,”October 7″ (https://youtu.be/_0atzea-mPY?si=iyVm2iO5bZHzH_Jt).
Ma come non ricordare quando il direttore del TG La7, Enrico Mentana, subito dopo il 7 ottobre 2023, diceva di avere le foto dei bambini decapitati, ma anche che chiedere di vederle fosse da “negazionisti di Hamas“?
Già l’11 ottobre 2023 alcuni reporters francesi ed il giornalista israeliano Oren Ziv, che si trovavano a Kfar Aza insieme a Nicole Zedek e all’esercito israeliano, affermavano di non aver visto “bambini decapitati“.
Quella stessa giornalista israeliana ammise, poi, di non aver mai visto i corpi e che la “notizia” le era stata riferita dai soldati stessi che stavano rastrellando le case.
Lo stesso avvenne per gli stupri di massa, riferiti dallo stesso Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu al Presidente Biden. La notizia circoló in tutto il mondo, ma di fronte all’assenza di evidenze, il Los Angeles Times pubblicò per primo la smentita. A ruota (come sempre) le “grandi e indipendenti” agenzie di stampa italiane rilanciarono la notizia che si trattava di un falso.
Ma ormai la macchina della disinformazione era partita.
Tuttavia, il direttore di Repubblica, Maurizio Molinari, noto per la sua proterva faziosità, quando si parla di Israele, nonostante le smentite, accettò ugualmente la notizia come vera parlando di un “Male che si manifesta decapitando e bruciando bambini inermi”.
E, ancora oggi, basta googlare e trovare titoli di giornali e di vari siti di informazione che riportano quella notizia assolutamente falsa che ha avvelenato, per più di sei mesi, i pozzi del dibattito pubblico intorno a ciò che davvero successe quel 7 ottobre e sugli orrori e le carneficine quotidiane che da quel 7 ottobre in poi continuano a ripetersi a Gaza, nonostante le massicce proteste globali ed uno storico pronunciamento di condanna di Israele da parte della Corte Internazionale di Giustizia dell’ONU.
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Mauro
il pubblico a casa è confuso…però tendono a credere agli imbonitori alla Mentana…
Pasquale
La gente, purtroppo, rimarrà sempre confusa fino a quando si fiderà solo e esclusivamente dell’informazione ufficiale propagandata dagli operatori di regime.
Matteo
Hai capito il “fact-checker”…
Giancarlo Staffo
Purtroppo anche certi pacifisti come Santoro, Travaglio e altri noti, accettano per vera la menzogna eurooccidentalie e sionista. Bisogna martellare d più con la controinformazione. Il 7 ottobre non vi furono né stupri né decapitazione, ma una azione di ribellione ala “apartheid”
Tiberio
Il problema è che nessuno più ormai crede a questa narrazione, fingono per sentirsi parte di una comunità che ha ben altre mire, pensare che arrivino col parapendio per poi dileguarsi e mettersi pure a stuprare o decapitare i bambini è una iperbole cui non crede neanche un deficiente.
Sanno quali corde toccare per crearsi un alibi.
yuri
L’inchiesta di Al Jazeera citata “reveals widespread human rights abuses by Hamas fighters and others.. but the investigation also found that many of the worst stories that came out in the days following the attack were false”. Quella preposizione avversativa ci pone anche domande su cosa e in che misura è avvenuto -perchè evidentemente ci sono state azioni ascrivibili a crimini- e avremmo il diritto di essere adeguatamente informati a riguardo.
Francesco
“evidentemente” o “presumibilmente”? Se qualcuno – l’esercito israeliano – non avesse manipolato le prove e la “narrazione” avremmo ora elementi di chiarezza maggiori.
Leo Grellede
Dov’e’ la novità? Il Talmud lo dice esplicitamente
Pietro
israele ha rifiutato una commissione internazionale sugli stupri etc. se lo possono permettere quindi perche’ no
ric
israele e’ un tumore maligno da estirpare.
Livio Bordignon
Il fatto negativo rimane a prescindere.
Cmq l’essere umano è la peggiore bestia.
Pietro Barlesi
Israele e uno stato-canaglia nazi(onalsocial)sta, imperialista, militarista, espansionista, teocratico, talebano, suprematista, razzista, dell’ apartheid. La sua storia settantaseiennale lo documenta ad abundantiam. Inoltre sul suo capo di governo pende mandato di cattura della C. P. I. PER CRIMINI DI GUERRA E CONTRO L’ UMANITÀ e sotto processo della C.P.I. PER GENOCIDIO. No comment!