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Caracas. “Nessuna mistificazione è possibile”. Il mondo guarda al Venezuela

Domenica prossima 28 luglio, il trionfo del Venezuela sarà il trionfo del popolo. Dal voto emergerà il trionfo della stabilità e della pace, di un modello di pace. La battaglia del Venezuela è la battaglia di Nuestra America, della sovranità, della dignità del popolo, il trionfo di un modello alternativo “. Lo ha affermato il presidente Nicolas Maduro in un breve messaggio audio diretto ai circa 800 osservatori internazionali che hanno confermato la loro partecipazione alle elezioni presidenziali in Venezuela. “Questo processo è forse quello che suscita il maggiore interesse su scala globale”, ha spiegato il ministro degli esteri Yván Gil durante un incontro con il corpo diplomatico accreditato nel Paese. Gil ha sottolineato che tra gli “accompagnatori internzionali” c’è un gruppo di esperti elettorali delle Nazioni Unite e sono rappresentati anche il Centro Carter, e il Consiglio di esperti elettorali dell’America Latina (Ceela).

Numerosi delegati vengono da paesi africani ed è rappresentata anche l’Unione Africana (UA). Tra gli altri è arrivata pure una delegazione ufficiale di esperti della Repubblica Popolare Cinese, che all’arrivo è stata ricevuta da Gil: “Abbiamo discusso del solido sistema di voto venezuelano e dell’atmosfera pacifica che regna nel Paese”, ha dichiarato il ministro degli Esteri venezuelano sui suoi social network. Gil ha poi esortato gli Stati Uniti ad “astenersi dall’intromettersi negli affari elettorali venezuelani” e ha sottolineato che “i lacchè dell’impero subiranno una nuova sconfitta in questo processo che rispetta le disposizioni della Magna Charta nazionale” e “falliranno i piani fascisti di non rispettare la vittoria popolare”

Dall’Italia per “accompagnare il voto” sono presenti il Capitolo Italiano della REDH, la Rete per la Difesa dell’Umanità, rappresentato dai fondatori Luciano Vasapollo e Rita Martufi, con il direttore de Il Faro di Roma, Salvatore Izzo, e il Centro di ricerca ed elaborazione per la democrazia (CRED) rappresentato da Fabio Marcelli. “Nelle elezioni presidenziali, nove candidati sono in corsa insieme al Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela”, ha spiegato il prof. Vasapollo, per il quale “è già in atto un’azione coordinata di mistificazione dei fatti per ripetere il tentativo di sovvertire la volontà popolare come accaduto dopo il vito del 2018 e l’insediamento del 2019, quando sulla base proprio di una serie fake news sul processo elettorale, Juan Guaidò si autoproclamò “presidente ad interim” per mettere le mani sui fondi del Venezuela presso le banche europee, in particolare in Portogallo, con il risultato di bloccare anche l’acquisto di farmaci che avrebbero potuto salvare vite e alleviare sofferenze”. Secondo Vasapollo, il progetto eversivo è chiarissimo e ricalca esattamente quello tentato nel 2018/2019 “con la complicità del governo americano, della UE e di alcune cancellerie europee”.
“Per questo – ha scandito Vasapollo a FarodiRoma – è importante che gli ‘accompagnatori internzaionali’ possano smascherare queste azioni eversive compiute sul terreno mediatico”.

Nella mattinata, gli “accompagnatori internaionali” già arrivati a Caracas hanno partecipato nel Teatro Bolivar al “World Social Alternative” un ampio confronto sul ruolo di pace che la democrazia venezuelana è chiamata a svolgere nell’attuale difficile contesto internazionele. Hanno portato la loro testimonianza Elisa Salvador (Liga Angoleña de Amistad y Solidaridad con los Pueblos), Bahman Azad (Consejo de Paz de los Estados Unidos), Socorro Gomes (Centro Brasileño de Solidaridad con el Pueblo y de Lucha por la Paz), David Denny (Movimiento Caribeño por la Paz y la Integración), Paula Giménez (Noticias de América Latina y el Caribe), Andreína Tarazón (Centro de Altos Estudios del Desarrollo y las Economías Emergentes), Yosmer Arellán (de la Secretaría de ALBA-TCP), Jorge Coronado Marroquín (Red Latinoamericana por Justicia Económica y Social), Carlos Vega (Movimiento Independentista Nacional Hostosiano de Puerto Rico). Nel dibattito è stato ricordato che “la pace che proponevano Bolivar e Chavez implica la giustizia sociale e l’indipendenza dei paesi dall’imperialismo. Nel voto del 28 luglio si gioca non solo il futuro del Venezuela ma anche il suo ruolo a favore della pace, sotto attacco dall’imperialismo con l’indipendenza del paese e dell’ America Latina”. Si è sottolineata anche la convergenza tra Xi Jinping e Maduro nel “metodo della gradualità” che li unisce e si prefigge di aumentare la produzione senza rinunciare al socialismo, secondo il modello cinese. Il Venezuela, infatti, è una “potenza energetica”, e la linea che si prefigge, esattamente come Pechino, è una “ricchezza distribuita in maniera giusta, perchè il fine ultimo del progetto socialista è che la gente viva bene”.

Al World Social Alternative è intervenuto anche Jorge Arreaza, attuale segretario del ALBA-TCP e vicepresidente del PSUV. “Rappresentanti provenienti da tutto il mondo si ispirano alle battaglie e alle vittorie del Venezuela per trasformare il sistema e muoversi verso il socialismo e la pace”, ha concluso Arreaza auspicando che “l’Alba recuperi il progetto unitarista di Bolivar, capace di rappresentare davvero un’alternativa sociale mondiale”.
Da parte sua, Vasapollo, decano di economia alla Sapienza di Roma e capo della Scuola marxista decoloniale per la Tricontinental Pluripolare (MA.DE.TRI.P.), ha sottolineato come nel Forum siano emerse tematiche affrontate anche nell’ambito accademico, e che si intende approfondire con ulteriori incontri e con l’intento di contribuire, attraverso l’accompagnamento al voto, al cammino della democrazia e dell’economia del Venezuela, nella linea di Hugo Chavez, alle cui idee il Venezuela è rimasto fedele.

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