Il Presidente del Consiglio Nazionale Elettorale del Venezuela ha trasmesso i dati ufficiali emersi dai verbali elettorali:
Partecipazione: 59,97%
Votanti: 12.386.669
Voti validi: 12.335.884
Voti nulli: 50.785
Risultati:
Nicolás Maduro 6.408.844 voti, 51,95%
Edmundo González 5.326.104 voti, 43,18%
Luis Martinez 152.360 voti, 1.24%
Antonio Ecarri 116.421 voti, 0,94%
Benjamin Rausseo 92.903 voti, 0,75%
José Brito 84.231 voti, 0,68%
Javier Bertucci 64.452 voti, 0,52%
Claudio Fermín 40.902 voti, 0,33%
Enrique Márquez 29.611 voti, 0.24%
Daniel Ceballos 20.056 voti, 0,16%
Adesso che i risultati dei verbali delle elezioni sono stati esaminati e certificati dal Comitato Nazionale Elettorale (organismo designato a farlo) gli argomenti delle opposizioni golpiste e dei loro alleati internazionali non reggono più.
Tra l’altro sta emergendo come la pubblicazione delle schede dell’opposizione fosse già prevista prima delle elezioni nel quadro di una operazione di destabilizzazione e delegittimazione dei risultati.
Non è che hanno deciso di farlo perché “il CNE non aveva dato i risultati”. Il piano dei golpisti era quello di interrompere la trasmissione dei dati e lasciare il Consiglio Nazionale Elettorale muto di notte e il Paese nell’incertezza; Lanciare falsi exit poll durante il giorno; Sabotare e rendere caotica la chiusura dei seggi elettorali per dire che il governo voleva nascondere la sconfitta; Annunciare al mondo i “loro risultati”, indipendentemente da ciò che ha detto il CNE. Ricordate Biggio Pilieri: “Riconosceremo solo i nostri risultati”. Il candidato dell’opposizione, Edmundo González Urrrutia, aveva già dichiarato domenica pomeriggio che: “Se il CNE ci mette troppo a dare i risultati, noi daremo i nostri”.
Infine scatenare già da lunedi il caos, il vandalismo e la violenza facendole presentare dai media complici come “proteste spontanee” del popolo “in difesa del risultato”.
Adesso che il Tribunale Supremo di Giustizia ha convocato tutti i candidati per portare i verbali e i ricorsi in modo che possano indagare, María Corina Machado si è nascosta e si dichiara clandestina invitando a proclamare Edmundo González Urrutia. Il Piano Guaidó è 2.0 in pieno svolgimento.
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gion
Che stronzate
Redazione Roma
No atti ufficiali e dovuti, quelli che i golpisti non sono in grado di produrre
Max
Sono in accordo con quanto dichiara il prof Vasapollo c e^ una sinistra ipocrita che non difende la giustizia e la libertà.
Mara
un altra rivoluzione questa volta senza colore fomentata dall’uccidente attraverso i suoi fantocci locali per assicurarsi l’egemonia in Venezuela e per predare le sue risorse.