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Gran Bretagna: mobilitazioni razziste e necessità di una risposta internazionalista e di classe

Pubblichiamo tre brevi interventi per dare una visione del tentativo di contrastare le mobilitazioni dell’estrema-destra in Gran Bretagna. Iniziative che hanno ottenuto un primo risultato positivo con le numerose e partecipate manifestazioni di mercoledì 7 agosto a Londra, Liverpool, Newcastle, e Bristol, come in altre città.

Queste manifestazioni dimostrano come non sia il pugno di ferro di un governo laburista che può fermare i neo-fascisti britannici, ma la mobilitazione popolare.

Come ha fatto notare l’editoriale dello storico quotidiano comunista britannico The Morning Star: “Le bandiere palestinesi alle dimostrazioni mostrano l’intreccio tra antirazzismo e anti-imperialismo, e le connessioni personali e organizzative tra attiviste e campagne saranno vitali per assicurare che una sinistra anti-razzista e anti-imperialista non sia divisa.”

Tornando ai tre interventi.

Il primo è apparso sul sito della “Stop The War Coalition”, storica coalizione anti-war di cui fa parte anche l’ex leader del Labour Jeremy Corbyn, particolarmente attiva dall’autunno scorso contro il genocidio palestinese a Gaza.

Il secondo è un intervento apparso sullo storico quotidiano comunista “The Morning Star” sul ruolo di alcune federazioni sindacali nelle manifestazioni di solidarietà con le comunità colpite da questa nuova ondata xenofoba.

Il terzo è una presa di posizione unitaria, firmata da differenti soggetti, dell’organizzazione “Stand up to racism”.

Ciò che sembra mancare nella narrazione dei media-mainstream è la capacità di leggere ciò che sta succedendo connettendo la tradizionale politica imperialista britannica con lo sviluppo del razzismo all’interno del Paese, nelle sue ultime evoluzioni dalla “War on Terror” contro Iraq ed Afghanistan fino al sostegno alla politica israeliana.

Tommy Robison, pseudonimo di Stephen Christopher-Lento, ex leader  EDL, ed uno dei maggiori fomentatori delle mobilitazioni violente dell’estrema destra – dalle sue vacanze in un hotel di lusso a Cipro – è un fervente filo-sionista che ogni pie’ sospinto prende le difese di Israele.

Nella concezione del neo-fascista britannico, Israele, è il paese guida della contro-offensiva nei confronti della Jihad e della popolazione mussulmana. La English Defense League (EDF) – ora formalmente sciolta – prende il proprio nome dall’organizzazione sionista di destra Jewesh Defence League (JDL) che aveva ospitato Robinson in un certo numero di eventi in nome della comune battaglia contro “l’islam politico”. In generale la destra sionista ed i gruppi di destra nord-americani che sostengono Israele – tra cui il Think Tank basato a Filadelfia – Middle East Forum, hanno sostenuto (anche finanziariamente) in passato Robinson.

Non stupisce il legame tra difesa ad oltranza di Israele e odio anti-mussulmano considerando anche che le comunità islamiche nel Paese sono state al centro delle oceaniche manifestazioni pro-Palestina.

I media mainstream ignorano la natura profondamente anti-operaia delle organizzazioni dell’estrema destra britannica che si ergono a paladini della parte autoctona della working class, utilizzando il meccanismo del capro espiatorio per sviare l’attenzione sui veri responsabili della crisi sociale in atto, deresponsabilizzando le élite politico-economiche in maniera non dissimile da come avvenne nell’ascesa dell’importante movimento fascista britannico – British Union of Fascists (BUF) – con a capo Oswald Ernald Mosley, sostenuto da una parte importante della borghesia britannica.

Non vengono generalmente identificate le colpe di già che sta avvenendo, non additando un quadro della rappresentanza politica in cui i conservatori hanno fatto proprio un approccio tipico della destra oltranzista mentre la leadership centrista del Labour si è dimostrata sostanzialmente incapace di contrastare la regressione culturale veicolata anche dai media.

Buona Lettura.

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LINDSEY GERMAN: L’ODIOSA PROPAGANDA CONTRO I MUSULMANI USATA PER GIUSTIFICARE IL FALLIMENTO DELLE GUERRE IN AFGHANISTAN E IRAQ RIECHEGGIA ANCORA OGGI

L’esplosione di disordini da parte di folle fasciste e di estrema destra non dovrebbe essere degna del termine “protesta”. Nonostante l’inconsistente pretesto di essere solidali con le vittime degli atroci omicidi di Southport, non sono nulla di tutto ciò. Stanno sfruttando la questione per sferrare attacchi feroci contro moschee, alberghi che ospitano rifugiati e altri edifici, nonché contro musulmani e altre minoranze etniche che hanno la sfortuna di incrociare il loro cammino.

In questo sono l’eco dei pogrom e dei linciaggi che hanno segnato la storia del razzismo e che erano concepiti per tenere intere popolazioni in soggezione e paura. I fascisti vogliono creare di nuovo questo tipo di clima. I loro bersagli sono soprattutto i musulmani e sono riusciti a crescere perché l’islamofobia e il razzismo, quotidianamente declamati dai politici “rispettabili” del mainstream e dai media che ripetono e abbelliscono doverosamente le loro menzogne razziste, sono un terreno fertile per loro.

È importante riconoscere che l’islamofobia in Gran Bretagna si è notevolmente aggravata dall’inizio della “guerra al terrorismo” nel 2001. L’odiosa propaganda contro i musulmani usata per giustificare le fallimentari guerre in Afghanistan e in Iraq riecheggia ancora oggi. Va anche detto che alcuni di coloro che vengono attaccati negli alberghi che ospitano i richiedenti asilo sono probabilmente fuggiti dal caos lasciato da quelle guerre. Sono qui perché noi c’eravamo: questo non deve essere dimenticato.

I canti di “stop ai barconi”, “rimandiamoli a casa”, “rivogliamo il nostro Paese” non sono nati dai fascisti, ma dal palazzo di Westminster e dalle prime pagine dei giornali di destra (riportati quotidianamente in “paper reviews” dalla BBC, che si suppone liberale). Nigel Farage, leader del Reform, è stato esposto sui media più di ogni altro politico – si guardi ancora una volta il Question Time della BBC – per sputare la sua bile anti-immigrati e anti-musulmana.

Il morente governo Tory ha raddoppiato la sua retorica sulla deportazione degli immigrati in Ruanda e sul blocco dei barconi e non è stato messo in discussione dai laburisti sulle loro premesse razziste di base. Abbiamo avuto oltre due decenni di crescente islamofobia, che ha raggiunto un crescendo nell’ultimo anno con ripetuti attacchi al movimento di massa per la Palestina come “marce dell’odio”, “estremista” e “antisemita”. Questo nonostante il fatto che le marce siano state per la maggior parte pacifiche e composte da persone di tutte le etnie e religioni.

L’ex ministro degli Interni Suella Braverman ha deliberatamente incoraggiato i manifestanti di estrema destra a scendere in strada per affrontare la marcia per la Palestina dell’11 novembre dello scorso anno. Oggi vediamo le conseguenze della retorica dei politici.

Keir Starmer non ha capito nulla di tutto ciò e vuole trattare le folle di estrema destra come una semplice ala dell'”estremismo” e considerare le loro azioni come puramente criminali. Anche se pochi di noi verserebbero una lacrima se alcune di queste persone venissero rinchiuse, ciò non fermerà questo comportamento. È creato da un discorso politico dall’alto che poi rafforza l’estrema destra nei parlamenti – come vediamo in tutta Europa – e a sua volta contribuisce a rafforzare questo tipo di violenza razzista di strada.

La destra fa leva su lamentele genuine – sulla povertà, sugli alloggi, sulla disoccupazione, sui posti di lavoro spazzatura – per costruire la sua base e poi la usa per attaccare le minoranze etniche, i sindacalisti e chiunque non si conformi alle sue visioni gerarchiche razziste. Il Labour di Starmer si rifiuta di sfidare l’infrastruttura economica di sfruttamento e non è quindi in grado di affrontare le ragioni della miseria di cui soffre tanta classe operaia. Solo la settimana scorsa ha tagliato l’indennità di riscaldamento invernale per i pensionati, spingendo molti di loro ancora più in povertà. E la risposta del Labour alle sconfitte dei candidati indipendenti sulla Palestina è stata quella di accusarli di violenza e di campagne di odio, facendo eco agli attacchi islamofobici.

I fascisti non saranno – e non sono mai stati – sconfitti con mezzi parlamentari. Devono essere affrontati nelle strade, come molte persone hanno fatto durante il fine settimana e come continueranno a fare nelle prossime settimane e mesi. Dobbiamo anche collegare il movimento di massa per la Palestina, che è stato una forza di cambiamento così importante negli ultimi mesi, all’opposizione al fascismo e all’estrema destra.

Stop the War si è sempre opposto ai tentativi di demonizzazione dei musulmani e abbiamo lottato per la coesione delle nostre comunità in opposizione all’islamofobia. È chiaramente giunto il momento di raddoppiare questi sforzi.

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“Non restare indietro e permettere all’estrema destra di tentare di dividerci”

I sindacati hanno giurato oggi che non ci sarà alcun tentativo di dividerci.

La violenza ha attanagliato la Gran Bretagna dopo che agitatori di estrema destra hanno sfruttato l’accoltellamento mortale di tre ragazze a Southport per promuovere la loro agenda razzista.

I disordini sono stati scatenati dalla diffusione di menzogne online che sostenevano che l’aggressore, nato in Gran Bretagna da una famiglia cristiana, fosse musulmano e un immigrato.

I centri per l’immigrazione, le moschee e gli alberghi che ospitano i richiedenti asilo sono stati presi di mira in manifestazioni diffuse sui canali social media dell’estrema destra.

I rivoltosi hanno attaccato alberghi a Rotherham e Tamworth e hanno tentato di incendiarli.

Il gruppo nazionale di monitoraggio Tell Mama ha dichiarato che nell’ultima settimana sono quintuplicate le minacce ai musulmani, come quelle di stupro e di morte, e triplicati i crimini d’odio.

L’FBU, l’RMT, il CWU e il NEU sono tra i sindacati che hanno lanciato appelli per incoraggiare gli iscritti a offrire sostegno alle moschee e ai centri per rifugiati presenti sul territorio.

Il segretario generale dell’FBU Matt Wrack ha dichiarato: “L’austerità, il taglio dei salari e la distruzione dei servizi pubblici sono state scelte fatte da politici di destra nell’interesse delle grandi imprese – non dai migranti”.

Ha aggiunto che il governo laburista ha “il dovere di offrire un’alternativa, piuttosto che assecondare la retorica anti-migranti”.

Il Primo Ministro Sir Keir Starmer non ha finora fatto riferimento alla natura islamofobica della violenza.

Ha condannato i colpevoli come “teppisti di estrema destra” solo alcuni giorni dopo l’inizio dei disordini.

Da quando è entrato in carica, il Labour ha continuato a fare eco alla retorica anti-immigrati dei conservatori, impegnandosi a intensificare i controlli alle frontiere.

La Federazione Generale dei Sindacati (GFTU) ha preso di mira la retorica razzista dei politici e dei media che ha “sostenuto e alimentato l’estrema destra”, aggiungendo che essi portano una “parte di responsabilità per ciò che sta accadendo nelle nostre strade”.

L’organismo ha sollecitato una “strategia economica e politica alternativa per invertire il declino economico e sociale che ha fornito un terreno fertile per le idee fasciste”.

Ha detto che qualsiasi strategia a lungo termine deve prendere sul serio la necessità di affrontare la discriminazione e la disuguaglianza, fornire un’occupazione stabile e dare alle comunità una speranza per il futuro.

“Questo significa investire nella nostra economia e nei servizi pubblici, aumentare le retribuzioni e ricostruire il tessuto sociale della nostra società”, ha aggiunto.

Il segretario generale del Sindacato Nazionale dell’Educazione, Daniel Kebede, ha affermato che la violenza deve rappresentare un “momento spartiacque per il cambiamento”.

Ha dichiarato: “Il linguaggio divisivo e odioso e gli stereotipi negativi e razzisti hanno un impatto reale e immediato sulle classi e sul benessere di studenti ed educatori”.

L’attuale revisione dei programmi scolastici deve rispondere a queste urgenti problematiche sociali e studiare come costruire un programma di studi antirazzista che aumenti l’impegno, l’autostima e il senso di appartenenza di ogni bambino”.

“I nostri figli hanno il diritto di crescere senza paura”.

Lo Scottish Trades Union Congress (STUC) ha dichiarato di aver da tempo messo in guardia dall’estrema destra che “diffonde l’odio razzista tra le comunità che sono spesso emarginate e con poche risorse”.

Ha giurato di “non restare indietro e permettere all’estrema destra di tentare di dividerci”.

Il Paese si prepara a nuovi disordini questa sera dopo che 39 luoghi, tra cui avvocati per l’immigrazione e servizi per i rifugiati, sono stati trovati su “liste di obiettivi” dell’estrema destra diffuse sui social media.

Steve Valdez-Symonds, direttore di Amnesty International UK per i diritti dei rifugiati e degli immigrati, ha dichiarato: “L’accesso ai servizi legali e di supporto, e la libertà di fornirli, sono fondamentali per salvaguardare i nostri diritti fondamentali.

“È ora urgente una seria riflessione da parte dei leader e dei commentatori politici riguardo al linguaggio che usano e alle politiche che promuovono. ”

Stand Up to Racism è tra coloro che stanno organizzando contro-dimostrazioni per garantire la difesa della comunità e la resistenza agli attacchi, e ha anche chiesto una giornata nazionale di protesta in ogni città sabato.

Il suo co-convocatore Weyman Bennett ha dichiarato: “Le nostre proteste devono unire neri, bianchi, musulmani, ebrei, LGBT+ per opporsi alla minaccia dell’estrema destra”.

“Li abbiamo già sconfitti in passato e li sconfiggeremo ancora grazie all’unità e alla solidarietà”.

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“Uniti contro il razzismo, l’islamofobia e l’antisemitismo”

Rivolte fasciste hanno avuto luogo in città e paesi della Gran Bretagna, con attacchi alle moschee e agli alberghi che ospitano migranti. Tommy Robinson ha mobilitato oltre 15.000 persone a Trafalgar Square il 27 luglio. L’estrema destra sta diffondendo razzismo, islamofobia e odio.

Robinson e altri stanno cercando di sfruttare l’orribile attacco con coltello a Southport per fomentare l’islamofobia e seminare divisioni, diffondendo informazioni errate sull’identità dell’aggressore. Questo ha portato a una folla razzista che si è scatenata a Southport e altrove, attaccando violentemente le moschee e la polizia, scandendo gli stessi slogan odiosi sentiti nella manifestazione londinese di Robinson.

Il razzismo e l’islamofobia in Parlamento stanno portando al razzismo e all’islamofobia nelle strade. Quando Robinson ha chiesto alla sua manifestazione londinese chi avesse votato per Nigel Farage e Reform UK, quasi tutte le mani si sono alzate. Suella Braverman ha incoraggiato quest’ultima iterazione di mobilitazioni fasciste, con le sue affermazioni di una minaccia “islamista”, i “doppi standard” della polizia e la retorica incendiaria dell'”invasione” dei rifugiati.

In tutta Europa assistiamo all’ascesa di forze di estrema destra e fasciste, da Marine Le Pen in Francia all’AfD in Germania.

L’estrema destra è una minaccia per tutte le persone oneste. Nel processo al terrorista di Finsbury Park Darren Osborne, che ha ucciso Makram Ali, è stato detto che si è radicalizzato leggendo il materiale di Tommy Robinson. Quando Robinson era leader della English Defence League, attaccava i musulmani, i sindacati e gli scioperi.

Tutti coloro che si oppongono a tutto questo devono unirsi in un movimento di massa unito e abbastanza potente da respingere i fascisti. La maggioranza delle persone in Gran Bretagna aborrisce Robinson e l’estrema destra.

Noi siamo la maggioranza, loro sono i pochi. La Gran Bretagna ha una storia orgogliosa di sconfitta di fascisti e razzisti. Possiamo sconfiggerli di nuovo. Dobbiamo opporci al razzismo, all’islamofobia e all’antisemitismo. Dobbiamo unirci e mobilitarci contro l’estrema destra e il fascismo.

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