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Si vota in Austria. Vento di destra ma anche aspettative per il partito comunista

Oggi si svolgono le elezioni in Austria dove, come avvenuto in Germania, si attende una crescita del partito della destra Fpo che potrebbe andare al Governo.

Più di sei milioni di elettori sono chiamati alle urne per rinnovare i 183 seggi del Nationalrat, la camera bassa del Parlamento di Vienna. 

Il favorito, nelle intenzioni di voto, è appunto il Partito della Libertà (FPOe, formazione di estrema destra) al 27%, seguito dal Partito Popolare Austriaco (OeVP), del cancelliere Karl Nehammer, al 25%. Il Partito Socialdemocratico (SPOe) potrebbe ottenere il 21% dei consensi e i Verdi, come in Germania parte della coalizione del governo uscente nei sondaggi hanno il 9% .

L’immigrazione è stato un tema centrale della campagna elettorale dove il FPOe di Herbert Kickl intende dare un giro di vite accelerando il rimpatrio degli immigrati nei loro Paesi d’origine. 

L’OeVP (Partito Popolare) potrebbe però prendere in considerazione la possibilità di entrare in coalizione con il partito di estrema destra se Kickl fosse disposto a lasciare a un altro l’incarico di primo ministro.  

Nel caso di una vittoria dell’OeVP, una coalizione con l’FPOe potrebbe essere più probabile: i due partiti hanno già governato insieme in passato, e le loro posizioni – soprattutto in materia di economia e immigrazione – non sono molto distanti.

Se il quadro generale, negativo, è quello di uno spostamento dell’asse politico verso destra, in Austria c’è anche una novità importante.

Il Partito Comunista Austriaco (KPO), è assente dal 1959 dal Parlamento, ma è dato nei sondaggi sopra la soglia di sbarramento del 4%, e potrebbe quindi ritornare a pesare nel sistema politico austriaco, in controtendenza rispetto allo spostamento a destra.

Negli ultimi anni il KPO è cresciuto tanto da conquistare la città di Graz nel 2021 e da crescere in diversi Land, in particolare in Stiria e nel Salisburghese, dove ha ottenuto oltre l’11% nelle elezioni del 23 aprile 2023, pescando principalmente dall’astensione e riavvicinando le classi popolari alla partecipazione politica.

Il suo programma per le elezioni parlamentari di domani si basa su 4 punti chiari:

-Tetto massimo agli affitti, un moderno equo canone

-Ritorno integrale alla sanità pubblica, contro le privatizzazioni

-Neutralità dell’Austria e rifiuto delle politiche belliciste di Nato e Unione Europea

-Attacco ai privilegi dei politici stabilendo un tetto massimo ai loro stipendi

Il KPO ha indicato quindi una strategia e un programma sottoscrivibile da chiunque abbia chiaro che per battere le destre non è utile legarsi al centro sinistra, co-responsabile delle politiche antipopolari e dell’escalation bellica, ma che un’altra strada c’è e, come nel caso della Germania, semba funzionare.

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1 Commento


  • Paolo

    purtroppo il partito comunista non ce l’ha fatta. ma chissà se i politici di eurogulag hanno compreso il messaggio delle urne…

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