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Pausa dopo la pioggia di missili su Israele. In Libano si combatte, a Gaza si continua a morire

Aggiornamento. Molti missili iraniani non sono stati affatto intercettati.

La versione ufficiale israeliana ripresa dai mass media occidentali secondo cui i missili iraniani sono stati quasi tutti intercettati dai sistemi antimissili di Tel Aviv, non è apparsa affatto convincente, soprattutto perché visivamente smentita da molti video che sono circolati in rete e nelle televisioni sin da ieri sera.

Il New York Times ha verificato alcuni video pubblicati sui social media che mostrano le esplosioni di decine di missili lanciati dall’Iran contro Israele. Mentre alcuni sono stati intercettati dalla difesa aerea israeliana, diversi altri hanno colpito siti in Israele.

Il Nyt ha verificato i video che mostrano esplosioni a Tel Aviv: due filmati mostrano deflagrazioni vicino al quartier generale del Mossad, situato nella periferia settentrionale della città. Al momento non se ne conoscono le conseguenze. Un’altra clip verificata mostra un ristorante danneggiato in città. A Ramat Gan, a est di Tel Aviv, un video girato fuori da un centro commerciale mostra due missili che cadono a terra, almeno uno dei quali esplode nell’impatto. Più a sud, a Gedera, un filmato mostra un cratere nel cortile di una scuola elementare.

I missili iraniani sono stati lanciati anche sulla base aerea israeliana di Nevatim, nel deserto del Negev, nel sud del paese. In un video sono visibili almeno nove apparenti esplosioni di missili.

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Il capo di stato maggiore israeliano Halevi si è consultato con il comandante del Comando Centrale degli Stati Uniti (CENTCOM), il generale Michael Erik Kurilla, dopo l’attacco missilistico iraniano di ieri. L’esercito israeliano ha sottolineato che le proprie forze armate e le forze armate statunitensi hanno operato insieme diversi giorni prima e durante l’attacco iraniano. “L’IDF continuerà ad approfondire le sue relazioni con le forze armate statunitensi grazie al nostro impegno a rafforzare la stabilità regionale e il coordinamento tra le forze armate”.

Anche durante la pioggia di missili iraniani di ieri, Israele ha potuto contare ancora una volta sulla cooperazione militare di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia nell’intercettazione dei missili.

Secondo l’emittente israeliana Kan news, sono un centinaio le case e gli edifici nella città di Hod HaSharon, situata nel centro di Israele, che risultano danneggiate dall’attacco missilistico iraniano, mentre l‘Autorità delle Ferrovie Israeliane ha annunciato che queste saranno temporaneamente chiuse a partire da oggi fino a nuovo avviso.

La rappresaglia israeliana all’attacco dì ieri, potrebbe avvenire entro pochi giorni e colpire impianti di produzione petrolifera all’interno dell’Iran e altri siti strategici, riporta oggi il sito web di notizie statunitense Axios citando funzionari israeliani.  Secondo Ynet news “l’Iran è ora diventato un obiettivo primario per Israele, proprio come Gaza, il Libano e la Cisgiordania”.

La portavoce del governo iraniano ha dichiarato che l’Iran ha osservato moderazione per due mesi nella speranza di raggiungere un cessate il fuoco a Gaza. “L’operazione Sincere Promise 2 è stata in difesa dei nostri interessi nazionali nel quadro delle leggi internazionali” – ha affermato la portavoce – “Cerchiamo la pace, non la guerra, ma risponderemo a qualsiasi parte che superi i suoi confini”.

Nel frattempo il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araqchi, ha dichiarato in un nota che “Se l’entità sionista ha qualche risposta all’operazione, la nostra prossima risposta sarà più severa. Dopo l’attacco, abbiamo avvertito Washington di non intervenire e abbiamo sottolineato che ci saremmo occupati con forza di qualsiasi intervento a sostegno dell’entità. Qualsiasi paese che permetta ai nostri nemici di usare il suo spazio aereo contro di noi sarà ritenuto responsabile. La nostra politica di sostegno globale alla resistenza continuerà”.

Libano

In Libano il corrispondente di Al Jazeera ha riferito che Israele ha lanciato raid sulle città di Dibeen e Majdal, Selm e Deir Qanoun, Ras al-Ain, nel sud del Libano, mentre Hezbollah ha affermato di aver colpito una caserma israeliana con una raffica di razzi Katyusha e di essersi scontrato con i soldati israeliani che hanno cercato di infiltrarsi in Libano. I combattenti di Hezbollah hanno affrontato “una forza di fanteria nemica israeliana che ha cercato di infiltrarsi nel villaggio di Adaysseh e si sono scontrati con loro”, si legge in una dichiarazione, aggiungendo di aver anche preso di mira le forze israeliane in tre diversi punti oltre il confine con razzi e artiglieria.

Le pagine di Telegram israeliane hanno detto che gli elicotteri di soccorso sono stati visti trasportare soldati dal confine settentrionale agli ospedali di Haifa dopo gli attacchi. Non ci sono stati commenti immediati da parte dell’esercito israeliano.

Questa mattina le sirene hanno suonato ad Haifa e nella Galilea occidentale dopo che è stato rilevato il lancio di razzi. L’esercito israeliano ha annunciato di aver rilevato 40 razzi lanciati dal Libano verso il nord di Israele dalla mattinata di oggi.

Gaza

Fonti mediche hanno detto ad Al Jazeera che il numero dei morti palestinesi nei raid israeliani sulla Striscia di Gaza è salito a 63, di cui 38 solo a Khan Yunis.

 

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