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La complicità dell’Unione Europea con Israele nel genocidio in corso a Gaza

Quello che segue è un rapporto pubblicato a giugno 2024 dal Transnational Institute di Amsterdam che dimostra non solo come l’Unione Europea, nei decenni passati, abbia coltivato un forte legame politico e materiale con Israele (trattandolo alla stregua di uno stato membro) ignorando totalmente le decine di risoluzioni di condanna dell’ONU nei confronti dello Stato Ebraico per l’occupazione illegale dei territori e per le violenze sistematiche nei confronti della popolazione civile palestinese, continuando a mantenere forti relazioni di cooperazione e di interscambio – soprattutto sul piano dell’innovazione tecnologico-militare e dell’import/export di armamenti – ma come questo legame sia rimasto inalterato (la Germania ha addirittura decuplicato le sue esportazioni verso Israele dal 7 ottobre in poi) anche dopo l’apertura del processo per genocidio presso la Corte Internazionale di Giustizia e dopo che il Procuratore della Corte Penale Internazionale ha emesso la richiesta di due mandati di arresto internazionale contro il premier israeliano Netanyahu e contro il ministro della Difesa Yoav Gallant per crimini di guerra e crimini contro l’umanità.

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L’Unione Europea ha adottato un atteggiamento del tipo “continua come se nulla fosse successo” nei confronti di Israele mentre lo Stato Ebraico sta perpetrando un vero e proprio genocidio a Gaza. In vista delle elezioni parlamentari, la nostra nuova ricerca sostiene che, fornendo copertura politica e sostegno materiale a Israele, l’UE è complice di un genocidio.

Per decenni, l’UE ha mantenuto stretti legami con Israele, trattandolo di fatto come uno Stato membro, nonostante quest’ultimo abbia esteso la sua occupazione illegale della Palestina e abbia invaso e dichiarato guerra nei territori confinanti. La situazione non è cambiata nemmeno ora che Israele è sotto processo per genocidio.

Dal 7 ottobre 2023 , l’Unione Europea ha approvato 130 progetti di ricerca Horizon Europe che hanno coinvolto entità israeliane, ricevendo  126 milioni di euro. La Israel Aerospace Industries, una delle più grandi aziende di armamenti israeliane, ne ha ricevute circa € 640.000, mentre il Ministero della Salute israeliano ne ha ricevute circa € 1 milione.

La forma più stretta di cooperazione in materia di sicurezza tra entità UE e israeliane si realizza nel campo della ricerca e dell’innovazione (R&I). Dal 2007, 84 entità israeliane hanno guadagnato € 69,39 milioni da 132 progetti di sicurezza nell’ambito dei programmi quadro di ricerca e innovazione dell’Unione Europea.

Uno di questi progetti, approvato dopo il 7 ottobre, coinvolge vari partner europei, la Reichman University e la Counter-Terrorism Solutions israeliana, che collaborano a stretto contatto con le forze armate israeliane ed offrono servizi quali “war games e simulazioni”. Il progetto vale € 2,6 milioni.

Oltre ai finanziamenti dell’UE, le industrie belliche europee e israeliane sono profondamente intrecciate. Alcune recenti grandi esportazioni dai paesi dell’UE verso Israele vengono utilizzate a Gaza, come i motori per i carri armati Merkava e i veicoli blindati Namer, le corvette Sa’ar, i cannoni navali e gli obici.

La Germania è il secondo fornitore di armi di Israele dopo gli Stati Uniti. Nel 2023 le esportazioni tedesche verso Israele sono aumentate di dieci volte, passando da € 32,3 milioni a € 326,5 milioni, con la stragrande maggioranza delle nuove licenze concesse nel periodo successivo al 7 ottobre 2023.

Le relazioni UE-Israele sono sostenute dall’ Accordo di associazione, che contiene una clausola sui diritti umani. Se l’UE avesse invocato questa clausola e avesse tagliato i legami commerciali, imposto un embargo sulle armi e proibito le spedizioni di armi in transito dagli Stati Uniti, avrebbe potuto fare pressione su Israele affinché cambiasse rotta.

L’Unione Europea ha, invece, scelto di sostenere fino in fondo un regime genocida, fornendo sostegno politico e materiale a Israele, rendendosi così complice del crimine dei crimini: il genocidio.

leggi di più in : http://tni.org/eucomplicitygenocide

  • il Transnational Institute è un think tank internazionale senza scopo di lucro di ricerca e advocacy fondato nel 1974 ad Amsterdam, nei Paesi Bassi .

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