Secondo il quotidiano Jerusalem Post, l‘establishment politico e di sicurezza israeliano per la prima volta ha stabilito che sussistono entrambe le condizioni per colpire gli impianti nucleari iraniani: la condizione necessaria e la condizione fattibile. Il giornale riporta quanto dichiarato giovedì da un alto funzionario della Difesa di Tel Aviv.
Il funzionario ha aggiunto che Israele non permetterà un Iran nucleare e, pertanto, continuerà a prepararsi a colpire il progetto nucleare.
“L’Iran non è mai stato così vulnerabile agli attacchi contro le sue capacità nucleari”, ha detto il funzionario della Difesa israeliana, aggiungendo che le sanzioni economiche sull’Iran servono a frenare ma non a eliminare il progetto nucleare. Sebbene Israele non abbia attaccato il programma nucleare iraniano nei raid dello scorso 26 ottobre, è più che mai probabile che lo faccia in futuro, soprattutto sotto la prossima amministrazione Trump.
La fonte ha sottolineato che “questa è la prima volta in molti anni che sono presenti due condizioni” per quanto riguarda l’attacco al programma nucleare iraniano, ovvero che tale attacco “è necessario… ed è possibile”.
Inoltre, il funzionario della difesa ha affermato che, a differenza del 2009, questa volta “l’intero establishment della difesa è d’accordo su questo”. All’epoca, ricorda il quotidiano israeliano, gran parte dell’establishment della difesa si oppose ai suggerimenti del Primo Ministro Benjamin Netanyahu di colpire il programma nucleare di Teheran.
Stando a quanto riporta il Jerusalem Post il funzionario della Difesa ha inoltre affermato che “gli Stati Uniti sono un fattore importante”, segnalando che l’amministrazione Trump entrante dovrebbe dare ulteriore sostegno a qualsiasi attacco israeliano alle strutture nucleari dell’Iran, cosa già esplicitata da Netanyahu nel suo discorso alla commissione Affari esteri e Difesa della Knesset lunedì scorso.
L’11 novembre scorso, il ministro della Difesa Yisrael Katz ha dichiarato che la situazione diplomatica, operativa e tattica per attaccare il programma nucleare iraniano non è mai stata così fattibile, realistica e probabile come ora.
Katz ha sottolineato come i due precedenti attacchi israeliani all’Iran di quest’anno abbiano reso evidente la superiorità delle forze aeree israeliane anche rispetto agli aspetti più avanzati dei sistemi di difesa aerea della Repubblica islamica iraniana.
Un eventuale attacco agli impianti nucleari iraniani da parte di Israele segnerebbe un punto di non ritorno nella guerra globale nella regione e forse non solo in questa.
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