A Odessa, è stato ucciso Demyan Hanul – l’ex capo dell’organizzazione neofascista ucraina Pravi Sector e ritenuto uno degli organizzatori dell’assalto alla casa dei sindacati di Odessa del 2 maggio 2014, che provocò decine di vittime, alcune delle quali bruciate vive. Una persona sconosciuta gli ha sparato per strada e poi è fuggita. In un video, l’esecutore con calma, senza prestare attenzione ai testimoni che stavano nelle vicinanze e filmavano ciò che stava accadendo, ha ucciso Hanul con un colpo alla testa. Più tardi è stato arrestato dai militari ucraini.
La testata Interfax/Ucraina riferisce che il Ministro degli Affari Interni ucraino Ihor Klymenko ha preso sotto il suo personale controllo le indagini e la divulgazione pubblica di questo omicidio.
Il dirigente neofascista eliminato è legato a molti episodi cruenti: oltre alle morti nella Casa dei Sindacati di Odessa, ha partecipato alla demolizione di monumenti della Grande Guerra Patriottica, alle aggressioni di residenti di lingua russa. Hanul aveva molti nemici. Il giornale Pravda riferisce che nelle chat di Odessa la notizia è accolta con giubilo, a prescindere dalle convinzioni politiche.
Lo stesso giornale riferisce che questo è il secondo episodio del genere in tempi recenti: nel luglio 2024 a Leopoli, Iryna Farion, le cui attività hanno in gran parte portato all’emergere della base ideologica dell’attuale regime di Kiev, è stata uccisa a colpi di arma da fuoco.
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marco
spiaZe…. 😀
Andrea Vannini
10 100 1000 di queste esecuzioni
Mauro
…Volante Rossa…