Il Ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato oggi che la barca umanitaria Madleen, diretta a Gaza con a bordo l’attivista svedese Greta Thunberg, è stata dirottata e sta per attraccare in Israele da dove i suoi passeggeri dovranno “tornare nei loro Paesi”.
La barca a vela “sta dirigendosi in sicurezza verso le coste di Israele. E’ previsto che i passeggeri tornino nei loro paesi”, ha dichiarato il dicastero in una nota poco dopo che la ong Freedom Flotilla che ha noleggiato la nave ha annunciato che l’imbarcazione era stata “abbordata” dalle forze israeliane.
“Le comunicazioni con la Madleen sono state interrotte. L’esercito israeliano ha sequestrato la nave“, ha dichiarato l’organizzazione su Telegram sostenendo che l’equipaggio è stato “rapito dalle forze israeliane“.
Fonte: Ansa
Che questa sarebbe stata, per ora, la coclusione della missione umanitaria era diventato chiarissimo già ieri, quando il criminale di guerra nonché ministro della Difesa, Israel Katz, aveva dichiarato: “Ho dato l’ordine all’Idf di agire affinché la Madleen non raggiunga Gaza. All’antisemita Greta e ai suoi amici dico chiaramente: tornate indietro, perché non raggiungerete Gaza”.
Il Madleen, un veliero di 18 metri, era salpato il primo giugno da Catania ed ha veleggiato lungo le acque territoriali egiziane verso la meta irraggiungibile della costa di Gaza. Carica di aiuti umanitari (soprattutto medicinali), evidentemente un “pericolo” per il disegno genocidiario, non aveva alcuna possibilità materiale di riuscire a passare, ma l’azione è stata comunque utile a scuotere le sopite “coscienze” occidentali che da 20 mesi fingono di non vedere e non sentire quel che accade a Gaza e in Cisgiordania.
Stavolta, paradossalmente, il rischio che i killer dell’Isf aprissero il fuoco – come era accaduto nel 2010 con la Mavi Marmara, nave battente bandiera turca (paese Nato!), in cui erano rimasti uccisi nove attivisti e membri dell’equipaggio – è stato relativamente minore, Ma solo grazie alla notorietà internazionale di Greta Thunberg, dell’attore irlandese Liam Cunningham (Trono di spade), nonché al ruolo di Rima Hassan, membro del gruppo parlamentare europeo La France Insoumise.
L’esercito fa sapere che i passeggeri “dovrebbero tornare nei loro paesi d’origine”. L’attracco e il sequestro dell’equipaggio, della nave e del carico di aiuti umanitari è avvenuto in acque internazionali.
Israele ha ribadito che non permetterà che il blocco, in vigore dal 9 ottobre del 2023, due giorni dopo l’attacco di Hamas, sia violato da nessuno.
Secondo il canale di notizie Israel Hayom, l’equipaggio della Madleen sarà detenuto nel carcere di Givon, in celle separate. Il ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir avrebbe ordinato il divieto di qualsiasi tipo di dispositivo di comunicazione, compresi radio e televisori.
Il ministro degli esteri francese, Jean-Noel Barrot, ha fatto sapere di aver chiesto a Tel Aviv di poter visitare i sei cittadini francesi sequestrati appena saranno giunti in Israele “al fine di accertare la loro situazione e facilitare il loro rapido ritorno in Francia”.
Aggiornamenti:
Gli attivisti della Madleen saranno costretti a guardare un video sull’attacco di Hamas in Israele il 7 ottobre 2023
Il ministro della Difesa Israel Katz ha ordinato all’esercito di mostrare un video sull’attacco di Hamas in Israele, il 7 ottobre 2023, a Greta Thunberg e gli altri 11 attivisti della Freedom Flotilla fermati con la forza e arrestati la scorsa notte in acque internazionali mentre tentavano di raggiungere Gaza per portare solidarietà e aiuti umanitari alla popolazione palestinese.
Katz ha anche elogiato i soldati per la loro rapida presa di controllo della Madleen. (Michele Giorgio, da Gerusalemme).
Secondo l’Autorità israeliana per l’immigrazione, i membri dell’equipaggio delle Freedom Flotilla non sono ancora entrati in Israele, nonostante più fonti li davano già ad Ashdod. Le procedure legali sarebbero dunque spostate a domani, così come l’udienza in tribunale. A quanto pare, Tel Aviv intende espellerli immediatamente dopo l’arrivo in Israele. Coloro che non possono essere deportati immediatamente, verranno trasportati domani in un’aula di tribunale.
Stralci dal comunicato ufficiale della Freedom Flotilla.
“Israele non ha l’autorità legale per trattenere i volontari internazionali a bordo della Madleen”, ha dichiarato Huwaida Arraf, avvocato per i diritti umani e organizzatrice della Freedom Flotilla. “Questo sequestro viola palesemente il diritto internazionale e viola gli ordini vincolanti della Corte Internazionale di Giustizia che impongono il libero accesso umanitario a Gaza. Questi volontari non sono soggetti alla giurisdizione israeliana e non possono essere criminalizzati per aver consegnato aiuti o contestato un blocco illegale: la loro detenzione è arbitraria, illegale e deve cessare immediatamente”.
>Israele sta ancora una volta agendo nella totale impunità. Ha sfidato gli ordini vincolanti della Corte Internazionale di Giustizia di consentire il libero accesso umanitario a Gaza, ha ignorato le leggi internazionali a tutela della navigazione civile e ha respinto le richieste di milioni di persone in tutto il mondo che chiedevano la fine dell’assedio e del genocidio.
Questo ultimo atto di aggressione contro la Freedom Flotilla segue l’impunito attacco israeliano con drone alla nostra precedente nave, la Conscience, che ha causato il ferimento di quattro volontari civili e la messa fuori uso della nave, in fiamme nelle acque europee. Quell’attacco immotivato ha violato il diritto internazionale. Ora Israele ha intensificato nuovamente i suoi attacchi prendendo di mira un’altra nave civile pacifica.
“I governi del mondo sono rimasti in silenzio quando la Conscience è stata bombardata. Ora Israele sta mettendo nuovamente alla prova quel silenzio”, ha dichiarato Tan Safi, un altro organizzatore della Freedom Flotilla. “Ogni ora senza conseguenze incoraggia Israele a intensificare i suoi attacchi contro i civili, gli operatori umanitari e i fondamenti stessi del diritto internazionale”.
Esigiamo:
• La fine dell’assedio illegale e mortale di Gaza.
• Il rilascio immediato di tutti i volontari rapiti.
• La consegna immediata di aiuti umanitari direttamente ai palestinesi, indipendentemente dal controllo della potenza occupante.
• Piena responsabilità per gli attacchi militari a Madleen e Conscience.
I governi devono adempiere ai loro obblighi di diritto internazionale e smettere di consentire i crimini di Israele. Siamo imperterriti. Ripartiremo. Non ci fermeremo finché l’assedio non finirà e la Palestina non sarà libera.
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Mauro
mmmm…guarda come và a finire dopo aver visto il video…guarda è…
Paolo DP
l’atto di pirateria, perché tale e’, ha visto la complicità del governo egiziano che nulla a fatto a 60 km da porto said.
complicità dei governi Nato e dei politici italici in particolare degli organizzatori di sabato: silenzio assoluto: passata la festa ingannato il santo!
Francesco Provenzano Provenzano
Quello del 7 ottobre non è un “ pogrom “.
È un atto di resistenza armata contro una potenza occupante nazisionista.
Redazione Contropiano
era rimasto da un veloce “copia e incolla” dal lancio dell’Ansa. grazie della segnalazione…
Mauro
Ore 13.5…visto servizio di Rai news 24 sul sequestro della Freedom flottiglia…ho vomitato il pranzo…
Walter
Ovviamente nessuno pensa di forzare i comandi israeliani, politici e militari, a guardare i video di 20 mesi di massacro indiscriminato e criminale
Mara
Aridaie con la storiella dell’antisemitismo recitato da Israel Katz che vive di rendita sulle persecuzioni subite dagli ebrei più di 70 anni fa e crede così di vivere senza regole nei confronti del genere umano, nonché verso la sua coscienza. Ora i sionisti si sono I carnefici del nostro tempo.
ettore cauli
Il sequestro della Madleen da parte di Israele, è un crimine, è un atto vile. Ma più vile ancora è il silenzio che lo accompagna. Più criminale è l’ipocrisia di chi condanna a parole, e poi arma, finanzia e legittima Israele e il suo genocidio premeditato del popolo palestinese.
netanjà te ne devi annà
Sono d’accordo. Possibile che ancora nessuno si è mai chiesto PERCHE’ Israele ha finanziato Hamas per anni? E’ come se avesse introdotto un pericoloso parassita in un alveare di api, e che in seguito ai danni prodotti dentro e fuori l’alveare, non ci fosse altra soluzione che distruggere tutto, incolpando solo Hamas (pericoloso parassita) di tentare di distruggere l’eletto stato di Israele (eresia!), mentre i civili palestinesi, di conseguenza equiparati ad Hamas, vengono sterminati sistematicamente.
E’ tipico delle dittature appiccare il fuoco e nascondere la mano.