Le migliaia di soldati ucraini intrappolati nella sacca di Pokrovsk confermano che la prosecuzione della guerra contro la Russia – come chiedono i leader guerrafondai europei – stia diventando un mattatoio non più sopportabile per l’Ucraina.
I dati sui soldati ucraini caduti – così come quelli russi – non vengono diffusi per ragioni militari, ma quelli sulle diserzioni sono stati resi pubblici e pubblicati anche in Italia dal Corriere della Sera del 28 agosto 2025.
“Non incoraggiano i dati diffusi ieri dalla Procura generale dello Stato a Kiev, che riportano i numeri di soldati che hanno lasciato le loro unità senza autorizzazione e quelli dei disertori.
Nel 2022 sono stati rispettivamente 6.900 e 3.500; nel 2023, 17.600 e 7.800; nel 2024, 67.800 e 23.300. Nei primi 7 mesi del 2025 si sale a 110.500 e 15.300: una media complessiva di 15.700 al mese (qui c’è un errore perché la media la media è 17.971) ovvero circa il 50 per cento dei mobilitati nello stesso periodo, dato che spiega in sé la carenza delle fanterie ucraine”.
Ci sono poi oltre 50.000 prigionieri, molti dei quali consegnatisi spontaneamente al nemico, ed oltre 30.000 dispersi, morti o ritirati dal fronte e fuggiti. La scarsità delle forze umane da arruolare e mandare al fronte sta mettendo in seria crisi il regime ucraino. Il ricorso agli arruolamenti forzati sta provocando crescenti ostilità che in alcuni casi rasentano la rivolta.
I governi europei – Italia inclusa – in questi quasi quattro anni hanno speso decine di miliardi per sostenere militarmente l’Ucraina e costringerla a continuare una guerra che non poteva vincere. Per due anni sono stati coadiuvati dagli Stati Uniti che oggi si vanno però sfilando limitando a dire agli europei: “andate avanti voi, comprate le armi statunitensi e fornitele all’Ucraina”. E’ proprio il caso di dire: Salvate il soldato Arseniy!!
Soldi europei, armi statunitensi ma carne da macello ucraina. Questa è la guerra in corso alla periferia dell’Europa.
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Maurizio
ma l’mpiccaggione di zelensky a quando?
Kolektanto
Nel 1917, con la rivoluzione, i bolscevichi determinarono l’uscita della Russia dal conflitto mondiale. I militari ucraini avrebbero la possibilità di ribellarsi a chi, per i propri interessi e per quelli dell’imperialismo atlanteuropeista, li sta mandando al macello. Se non lo fanno si rendono totalmente complici del regime ucraino.