La USB ha indetto uno sciopero regionale in Emilia-Romagna dei settori commercio e turismo per consentire alle lavoratrici e lavoratori di questi settori di rivendicare il primo maggio come giornata di festa e di lotta dei lavoratori, rivendicare questo diritto sopra e contro le presunte o vere convenienze padronali.
Come in altre occasioni, e grazie alla normativa voluta dall’allora ministro Bersani, siamo di fronte ad una campagna a favore dell’apertura degli esercizi commerciali nei giorni festivi, anche in occasione di questo primo maggio domenicale.
Una campagna-annuncio rilanciata dalla stessa Commissaria Cancellieri, a favore dell’apertura dei negozi, che continua a perdere ogni buona occasione di sobrio silenzio istituzionale.
Sottolineiamo che l’attacco al diritto alle festività si inserisce nel più generale tentativo di cancellazione dei diritti contrattuali e di legge conquistati in decenni di lotta e come tale va respinto; infatti questo sciopero è indetto contro le aperture festive e anche contro l’accordo sul rinnovo del contratto nazionale del settore distribuzione, servizi e terziario definitivamente firmato il 6 aprile scorso: un accordo firmato da CISL e UIL che prevede deroghe peggiorative alla contrattazione nazionale e ulteriori peggioramenti sulle aperture festive.
Per questo la USB indice lo sciopero del settore e ha già inviato la formale comunicazione all’ASCOM Confcommercio e associazioni di categoria.
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