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Bertone. Stasera l’esito del referendum tra i lavoratori

Sono già 770 i lavoratori della ex Bertone, oggi Officine Automobilistiche Grugliasco che hanno votato sul piano Marchionne. In tutto i dipendenti della fabbrica sono 1.100. Si vota ancora fino alle 18 di oggi e subito dopo ci sarà lo spoglio. In giornata arriverà anche l’urna dei circa 120 lavoratori distaccati alla Sevel di Val di Sangro, in Abruzzo. L’esito del referendum si dovrebbe sapere intorno alle 20.

La decisione delle Rsu della Fiom della ex Bertone di dare indicazione per votare sì al referendum è una mossa di «legittima difesa». A sottolinearlo è il leader della Fiom Maurizio Landini, in un’intervista a La Stampa. Per Landini non si tratta di un mutamento di rotta rispetto alla linea seguita a Pomigliano e Mirafiori. «Consideriamo l’atto della Rsu di legittima difasa – sottolinea Landini – difesa di chi, sottoposto a ricatto, non vuole accettarlo». Per il leader sindacale «il referendum è illegittimo e la Fiom andrà avanti sulla strada dei ricorsi come quello della newco di Pomigliano che sarà discusso il 18 giugno». «Noi come Fiom non firmeremo, lo faranno le Rsu» ha spiegato, escludendo che questo possa depotenziare le posizioni Fiom.

“Oggi gli operai della Bertone sono chiamati a dare una prova di coraggio e resistenza che travalica i confini della fabbrica, di Torino e della stessa produzione dell’auto. Sono chiamati a dire NO a un progetto che vuole distruggere pezzo per pezzo tutti i diritti del lavoro e della tutela della qualità della vita, dentro e fuori dallo stabilimento. Per questo dire di NO, votare NO, sarà l’unica cosa che permetterà alle lavoratrici ed ai lavoratori dello stabilimento di difendere un futuro dignitoso. E non solo per loro” affermano invece l’USB e i Cobas della Fiat Mirafiori in un comunicato comune diffuso anche davanti ai cancelli della Bertone.

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