Un aumento anche rispetto al bilancio preventivo (poco meno di un miliardo con un +1,9%). Inoltre, se alle riscossioni ordinarie si aggiungono i recuperi da crediti si arriva a un gettito di 42,9 miliardi di euro. «È un risultato importante non solo per i segnali indiretti di ripartenza economica che si manifestano quando si incassano più contributi previdenziali da lavoro – commenta il presidente Inps, Antonio Mastrapasqua, che aggiunge: «Credo che l’aumento delle riscossioni ordinarie sia anche il benefico effetto di quella campagna di contrasto all’evasione che l’Istituto ha intrapreso negli ultimi tempi e che ha portato lo scorso anno a un recupero di crediti per 6,4 miliardi di euro. Legalità per l’Inps vuol dire che ciascuno abbia prestazioni secondo il bisogno e il diritto, e altrettanto che ciascuno paghi secondo il suo dovere». E’ importante sottolineare che la quota più rilevante di incremento degli incassi da contribuzione proviene dal lavoro dipendente.
A questo punto, visto che l’Inps non è in rosso ma in attivo, perché non distribuire risorse per aumentare le pensioni più basse?
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