Ormai da giorni il ‘Movimento 15-M’, o come vengono ormai chiamati gli “indignados”, denunciano il sistema politico dominato dai grandi partiti e reclamano una maggiore giustizia sociale. La Giunta elettorale di Madrid aveva infatti proibito le manifestazioni nella “giornata di riflessione”, alla vigilia delle amministrative di domani. Tuttavia, la polizia ha ricevuto l’ordine di non far sgomberare la piazza per scongiurare eventuali incidenti. Da parte loro, riferisce il qutodiano conservatore El Mundo, gli organizzatori della protesta hanno promosso nella notte il “grido muto”, a inscenare la loro sfida al divieto governativo: molti dei manifestanti si sono quindi tappati la bocca per denunciare il tentativo di farli tacere. La protesta è iniziata sei giorni fa da un sit-in spontaneo di alcuni giovani contro una disoccupazione giovanile ormai al 45%.
La protesta degli Indignados, sta ricevendo sostegno in tutto il mondo. L’agenzia spagnola Efe riferisce di manifestazioni a Bogotá, Buenos Aires, Montevideo, Santiago de Chile, Managua, Quito, Sao Paulo o Santo Domingo, dove sono scesi in piazza gruppi non numerosi ma tutti composti da giovani. Manifestazioni ci sono state anche a Roma (un centinaio di persone, soprattutto giovani spagnoli, davanti all’ambasciata in Piazza di Spagna) e nelle piazze centrali di altre città.
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