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Occupano una banca, arrestati 12 attivisti del Sindacato Andaluso dei Lavoratori

Prosegue la marcia del Sindacato Andaluso dei Lavoratori (SAT) nelle città del sud dello Stato Spagnolo. Una marcia, denominata ‘Andalusia in piedi’, costellata di iniziative di denuncia e protesta contro i tagli del governo nazionale (PP) e locale (Psoe), di occupazioni di banche e di irruzioni nei supermercati per distribuire generi di prima necessità alla popolazione.
Ieri la marcia è arrivata a Malaga e si è dovuta scontrare di nuovo con una repressione che ha accompagnato l’iniziativa fin dal suo esordio. Dodici militanti del sindacato e di alcuni collettivi della sinistra radicale sono stati infatti arrestati dopo aver occupato simbolicamente una banca. Diretti a Siviglia, ieri circa 800 manifestanti sono arrivati a Malaga ed hanno realizzato un sit in nel centro della città, e poi hanno fatto pacificamente irruzione in una filiale del gruppo Banesto per denunciare l’uso di fondi pubblici per pagare i debiti degli istituti finanziari.

Dopo esserci rimasti per circa 45 minuti 12 attivisti sono stati sgomberati e condotti in un commissariato della Polizia Locale per essere identificati e denunciati per resistenza a pubblico ufficiale. Nel pomeriggio i leader del SAT e alcuni esponenti di Izquierda Unida – tra i quali il popolare leader Juan Manuel Sanchez Gordillo, sindaco di Marinaleda – si sono incontrati con le autorità di Polizia e con alcuni esponenti politici locali per chiedere la scarcerazione degli arrestati sottolineando il carattere politico e pacifico dell’occupazione della banca. Nel frattempo 11 degli arrestati erano stati rimessi in libertà ma un altro attivista del SAT era ancora trattenuto dalla Polizia. A quel punto centinaia di manifestanti hanno protestato davanti al commissariato, minacciando nuove occupazioni e blitz, finchè il loro compagno non fosse stato rilasciato. Cosa che è avvenuta nel tardo pomeriggio.

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