A Valencia i giovani del movimento ‘Democracia Real Ya!’ hanno trascorso la notte davanti alla sede delle Corts Valencianas, il parlamento regionale, dove oggi si costituisce la nuova assemblea. Fra gli eletti c’è anche il governatore uscente Francisco Camps (Partido Popular) indagato per corruzione. Ma la polizia è intervenuta questa mattina per allontanare i giovani indignados e una ragazza è stata fermata per «resistenza» agli agenti. Altre manifestazioni analoghe sono previste nei prossimi giorni in diverse città spagnole per le cerimonie di insediamento di consigli comunali e parlamenti regionali eletti il 22 maggio.
A Madrid la notte scorsa centinaia di giovani indignados si sono invece concentrati davanti alla sede del Congresso dei Deputati per protestare contro la riforma del mercato del lavoro che il governo socialista del premier Josè Luis Zapatero dovrebbe approvare domani. Pochi giorni fa a Madrid è stata approvata una piattaforma comune del movimento, un risultato ottenuto dopo un dibattito estremamente arduo per un movimento tanto eteregeneo: eliminazione dei privilegi della classe politica, contrastare la disoccupazione, diritto alla casa, servizio pubblico di qualità, controllo degli enti bancari e delle imposte, garantire la democrazia partecipativa ai cittadini e diminuire le spese militari.
Otto punti con una forte impronta sociale, in cui il sistema politico ed economico dominante è messo duramente in discussione. Emblematico il passaggio che riguarda il diritto alla casa in cui il movimento 15-M chiede l’espropriazione da parte dello Stato delle case costruite durante la bolla speculativa e rimaste vuote, in modo da affittarle a prezzi accessibili per le famiglie e i giovani precari. Negli ultimi giorni gli indignados hanno deciso di porre fine all’occupazione di Puerta del Sol a Madrid e di Plaza Catalunya a Barcellona per avviare nuove forme di contestazione.
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