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Grecia. Scontri tra polizia e manifestanti nel giorno dello sciopero generale

Migliaia di lavoratori hanno partecipato allo sciopero generale, il terzo indetto quest’anno in Grecia, convocato dai sindacati Adedy, Gsee e Pame . Imponente la concentrazione di manifestanti davanti al parlamento. Armati di trombe, pentole, fischietti i manifestanti si sono concentrati in massa davanti alla sede dell’assemblea nazionale e oltre ai sindacalisti, ci sono gli esponenti delle forze politiche di sinistra, e gli “indignados” greci. I manifestanti intorno a piazza Syntagma ad Atene hanno risposto al blocco del Parlamento, come riportato dalla Bbc, lanciando vasetti di yogurt e pietre. L’auto del primo ministro greco Giorgio Papandreou è stata presa di mira dal lancio di arance da parte di un gruppo di manifestanti mentre si accingeva ad entrare nel cortile del Parlamento. Lo hanno riferito testimoni sul posto. Tutto l’edificio del Parlamento, che si affaccia su un lato della centralissima piazza Syntagma dove sono riuniti da stamani migliaia di cittadini «indignati», è circondato da circa 1.500 agenti in tenuta antisommossa. Scontri sono scoppiati fra poliziotti e manifestanti davanti al ministero delle Finanze, sito sulla stessa piazza. Gli agenti sono intervenuti per disperdere un gruppo di manifestanti che lanciavano bottiglie incendiarie contro l’edificio che ospita il ministero.

La polizia greca ha sparato gas lacrimogeni contro i manifestanti soprattutto all’esterno del Parlamento, dove i deputati affrontano il dibattito sulle nuove misure di austerity richieste dall’Unione Europea e del Fondo monetario internazionale.. La polizia ha bloccato le strade che portano a piazza Sintagma ed ha creato un cordone di sicurezza per i parlamentari.. Il governo Papandreu, è di fatto costretto da Fmi e Unione europea a varare una nuova terapia shock che prevede tagli per altri 28 miliardi di euro in quattro anni e il licenziamento di un quinto dei 750.000 dipendenti pubblici. Una cura da cavallo che ha cominciato a dividere la maggioranza parlamentare. Un deputato del Pasok (il partito socialista) ha motivato con il diritto all’obiezione di coscienza le sue dimissioni dal gruppo.

Ma sui titoli di stato della Grecia si accumulano ulteriori pressioni con i timori dei mercati che fanno ancora salire i rendimenti pretesi, tanto da far loro segnare un nuovo massimo dal lancio dell’euro sul differenziale (spread) rispetto bund tedeschi: oggi per la prima volta ha sfiorato la soglia simbolica dei 1.500 punti base. Questo mentre le sorti economiche della Grecia appaiono nuovamente circondate da incognite. Ieri una riunione straordinaria tra i Ministri delle Finanze dell’UnioneEuropea, si era conclusa senza che ne emergesse un accordo né su eventuali nuovi aiuti al Paese, né sul versamento di una nuova rata dei sostegni già previsti. A ogni modo domenica e poi la settimana prossima si svolgeranno nuovi incontri dell’Ecofin.

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