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Grecia. Proseguono gli scontri in piazza

 

Il governo greco ha ordinato l’avvio di un’inchiesta sugli scontri scoppiati mercoledì su un lato piazza Syntagma durante le manifestazioni contro il piano di austerità del governo, che ha causato oltre 100 feriti. L’inchiesta è stata ordinata dal ministro per la Protezione del cittadino, Christos Papoutsis, dopo la trasmissione sulla tv privata Alter delle immagini che mostrano agenti di polizia in tenuta anti-sommossa collaborare con uomini in borghese, usciti dalle file dei dimostranti, per disperdere altri manifestanti. Papoutsis “ha ordinato al capo della polizia di avviare un’indagine meticolosa per chiarire la vicenda riguardante le immagini video diffuse dalla televisione privata Alter mercoledì sera”,

Ma ad Atene già dalle prime ore di stamattina, la polizia greca si è nuovamente scontrata con i dimostranti fuori dal parlamento, dove è attesa l’ultima fase del voto sulle misure di austerità imposte da Unione Europea e Fondo Monetario Internazionale.

Il governo del primo ministro George Papandreou, che ha ottenuto il primo via libera del parlamento, attende oggi l’approvazione del secondo ed ultimo testo sull’aumento delle tasse per 28 miliardi di euro, tagli alla spesa e privatizzazioni, concordato nel piano di salvataggio di Ue ed Fmi.

Il parlamento è riunito dalle 8.30 ora italiana e il voto decisivo non è atteso prima delle 13.00 di oggi. Le borse mondiali oggi hanno aperto con il segno positivo per il terzo giorno e l’euro ha toccato il massimo sul dollaro degli ultimi 20 giorni, confortato dall’aspettativa di evitare il primo default della zona euro. Ma gli indici positivi in borsa contrastano apertamente con la capacità del governo di realizzare i tagli impopolari a scadenze ravvicinate imposti da Ue e Fmi.

“Ci sono ancora molte domande senza risposta sull’effettiva messa in pratica delle misure di austerità in Grecia, dato che cresce la rabbia popolare”, ha detto Omer Esiner, capo analista al Commonwealth Foreign Exchange a Washington.

I sindacati, che hanno paralizzato il paese ieri e l’altro ieri hanno già annunciato di opporsi al piano di privatizzazioni e alle altre misure antisociali.

La rabbia della popolazione e soprattutto dei giovani non arretra dai dintorni di Piazza Syntagma, fuori dal parlamento ad Atene. Giovani e poliziotti si sono dati battaglia nella notte per le vie del centro con lacrimogeni e bottiglie molotov. I dimostranti hanno incendiato l’ufficio postale nell’edificio del ministero delle Finanze, e hanno cercato di appiccare le fiamme ad una banca. Il lussuoso hotel King George è stato evacuato.

I medici che assistono i dimostranti riferiscono di avere curato almeno 25 persone per ferite poco gravi ma soprattutto centinaia di manifestanti e passanti con problemi respiratori nella vicina stazione del metro a causa del massiccio uso di gas lacrimogeni.

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