Esempio lampante di questa è la vicenda è il caso “legionella” nei locali amministrativi del comune bolognese in prima periferia, vicino a via Fioravanti, dove tre anni fà, in tutta fretta (circa sei mesi), sono state costruite le tre torri di vetro di piazza Liber Paradisus dalla Newco Duc SpA, società concessionaria per la progettazione, costruzione e gestione della nuova Sede del Comune di Bologna che raccoglie un gruppo di imprese guidate dal Consorzio Cooperative Costruzione.
Negli anni scorsi oltre mille dipendenti comunali, che lavoravano in sedi dislocate su tutto il centro cittadino, sono stati “deportati” lì.
Il Primo cittadino ha tentennato, a scapito della salute dei lavoratori, aspettando l’esisto degli esperti facendo rimanere al lavoro i dipendenti per altre 3 ore dopo la notizia che la legionella era presente nell’edificio. E’ dall’ estate del 2009 che le lamentele dei lavoratori – 1200 quelli trasferiti – hanno messo in luce che nella struttura del Comune di Bologna aleggia una miscela di sostanze organiche volatili che provocano la cosiddetta “sindrome da sensibilità chimica multipla”. Nei locali è presente formaldeide, in misura bassa rispetto alla soglia di attenzione ma sufficiente a provocare malori. I rilevamenti hanno appurato che dentro alle tre torri aleggia una miscela di inquinanti in grado di provocare irritazioni agli occhi e alle mucose, sonnolenza e mal di testa, a chi chiedeva il trasferimento in ambienti salubri il Comune avrebbe proposto destinazioni alternative, dalla polizia mortuaria ai musei. E chi le ha rifiutate, ritenendole inadeguate, avrebbe dovuto firmare una lettera assumendosi la responsabilità di rimanere a proprio rischio e pericolo nella sede attuale.
Rita Finzi dal 2004 Presidente del Concessionario DUC Bologna SpA, e inoltre membro della Direzione Nazionale di Legacoop , del Comitato di Presidenza di Legacoop Bologna , presidente della Commissione Pari Opportunità di Legacoop Regione Emilia Romagna, Vice-Presidente Legacoop Bologna, dice che le sue responsabilità «intende prendersele tutte» e che la “manutenzione e pulizia dell’impianto in capo a Manutencoop, fa parte di un manuale condiviso con l’amministrazione: vedremo se saranno necessari nuovi protocolli di manutenzione».
Manutencoop è un’altro pezzo del mosaico di potere con cui il Pd e i suoi “sinistri accoliti” (vedi SEL, e varie tribù da poltrona) hanno a che fare, visto che Legacoop è un bacino di voti e potere di questa città.
Nel 2010 questa azienda pur facendo miliardi di utili e acquisendo la Pirelli Real estate per 137mln di €uro ,operazione che ha portato ad un giro di 1,2 miliardi di euro, licenziava 102 lavoratori, situazione denunciata dall’ USB che, guarda caso, è anche oggi in prima linea nella difesa della salute dei lavoratori e della lavoratrici del comune.
Tutta bella gente Legacoop, di sani principi cooperativi con finalità sociali verso il mercato e sopratutto verso se stessi.
Il Sindaco , con sprezzo del pericolo ed in tono pateticamente paternalistico, ha deciso di trasferire giunta ed ufficio in Piazza Liber Paradisus, per testare la pericolosità della situazione, che dal trasferimento è denunciata da parte dei dipendenti con puzze varie, casi di formaldeide varie, malori da parte di dipendenti etc etc.
In tutto questo, visto che non è proprio di primo pelo politico essendo in amministrazione da tre mandati (sotto varie forme), il Sindaco si è anche offeso e ha dichiarato: «Io non mi siedo al tavolo con chi mi dà del delinquente senza prima aver ricevuto scuse ufficiali». Merola si è irritato perché l’USB gli avrebbe dato del «delinquente». Le sindacaliste USB dei comunali, Maria Cristina Gnudi e Wilma Fagiani replicano: «Non sappiamo di cosa parli il sindaco, piuttosto si occupi della salute dei lavoratori ». Merola, però, non ci sente: «Agli incontri con l’Usb non vado finché non chiedono scusa».
A Bologna si usa un epiteto dialettale, “cinno” (a volte seguito da aggettivi qualificativi qui non ripetibili) che significa “bimbo”, quasi mai in tono di simpatia, ci viene da accodarci a gli “umarell” (anziani) dei portici nel pensiero di essere governati da un branco di “cinni” capricciosi…. e cialtroni.
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