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I sindacati europei si coordinano contro i diktat della Bce

Si terrà a Roma il 26 e 27 ottobre, la 1° Conferenza europea dei sindacati del pubblico impiego organizzata dalla TUI – PS & Allied, il sindacato di categoria della Federazione Sindacale Mondiale, FSM/WFTU. La Conferenza sarà ospitata dall’Unione Sindacale di Base, che ha recentemente deciso di affiliarsi alla centrale sindacale mondiale FSM/WFTU, e avrà luogo presso l’Hotel Metropole, in via Principe Amedeo 3, dalle 14.30 alle 18.30 di mercoledì 26 e dalle 9.30 alle 14.00 di giovedì 27. Al centro della Conferenza, oltre ad uno scambio di esperienze e valutazioni sulla condizione dei lavoratori del pubblico impiego e sullo stato del welfare nei diversi paesi, anche le decisioni su come affrontare unitariamente la crisi che sta aggredendo i paesi europei ed in particolar modo i lavoratori pubblici. Alla Conferenza parteciperanno sindacaliste e sindacalisti provenienti da molti paesi europei, fra cui Grecia, Portogallo, Francia, Cipro, Spagna, Paesi Baschi, Serbia, Finlandia.

“In difesa dei servizi pubblici, per un orientamento internazionalista, di massa e di classe del sindacalismo europeo”. Con questo tema comincerà domani pomeriggio e proseguirà giovedì mattina a Roma la prima Conferenza Europea dei sindacati dei lavoratori pubblici organizzata dalla Federazione Sindacale Mondiale. Con i sindacati dei paesi Piigs in prima linea, quello di Roma si prospetta come un appuntamento di straordinario interesse per il coordinamento dei lavoratori a livello continentale contro i diktat della Bce e dell’Unione Europea.

Il 6 ottobre scorso, attivisti e delegati dell’Usb avevano occupato la sede di rappresentanza della Commissione Europea a Roma (vedi la foto). Fuori dall’edificio era stato affisso lo striscione con su scritto: “NO AI DIKTAT DELL’UNIONE EUROPEA, CONTRATTI PUBBLICI SUBITO”. “In gioco ci sono sia le condizioni materiali dei dipendenti, tartassati da anni di provvedimenti punitivi, sia il futuro di quel che resta dello Stato Sociale e dei servizi per i cittadini”, denuncia l’Esecutivo nazionale USB del Pubblico Impiego. “I dipendenti pubblici intendono difendere i propri salari e i propri diritti insieme al ruolo di custodi di quei beni comuni che rappresentano il cuore di un modello sociale solidaristico e che Bce, Fmi e Ue vorrebbero sacrificare sull’altare dei mercati e delle borse”.

In Grecia dopo lo sciopero generale di due giorni della settimana scorsa continuano gli scioperi e le agitazioni delle varie categorie colpite dalle misure antisociali. In Portogallo è stato convocato lo sciopero generale per il 24 novembre.

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