Il corteo si è concluso in Piazza Maggiore dove i ragazzi hanno cercato di piantare una tendopoli divelta dal tempo inclemente che li ha fatti spostare sotto il portico del pavaglione, al coperto, uno dei “portici” patrimonio della cittadinanza da secoli, saggezza al servizio dei cittadini al contrario degli amministratori di oggi.
Anche i lavoratori della scuola sono naturalmente scesi al fianco degli studenti, i più intreprendenti quelli di USB che con un blitz hanno attaccato uno striscione di protesta alla chiesa di San Pietro,sede della curia bolognese, cotro i tagli dell’amministrazione comunale allo stato sociale con il beneplacito della chiesa che si è espressa per bocca del proprio vescovo durante l’omelia al Santo Patrono festeggiato qualche giorno prima, anche se sembra che il “buon Dio”, in disaccordo ,abbia colpito il suo portavoce con un improvviso malore, speriamo sia una sorta di lettera di licenziamento, in questo caso “sacrosanto”.
E pur se improvvisamente le strade venivano allagate da uno scroscio continuo del primo giorno di pioggia si sono fatti,stoicamente, sentire i ragazzi e le ragazze di Bologna Prende Casa con un presidio ,che intede ripetersi, davanti alla sede di Equitalia s.p.a ,agenzia di riscossione debiti che agisce per conto delle varie branche statali con metodi da strozzini medievali, con sistemi che stanno mettendo sempre di più in ginocchio moltissime fascie popolari, di solito le più deboli, colpite dalla crisi.
Iniziativa che ha incontrato il plauso dei cittadini, che esasperati dalle tasse, hanno incoraggiato i ragazzi al continuo di una lotta giusta.
La giornata si è straordinariamente conclusa con la “fiaccolata di protesta” indetta dalla Federazione Bolognese di USB, in circa duecento tra lavoratori e sindacalisti sono partiti da Piazza Liber Paradisus, sede dei palazzi amministrativi comunali, muniti di mestoli e padelle hanno percorso via fioravanti, dove hanno ricevuto l’applauso dei cittadini affacciati alle finestre della Bolognina,storico quartiere operaio, attraversato il salotto della città percorrendo la centrale Via dell’indipendenza per finire il percorso sotto l’austero tridente forgiato dal Giambologna ,il Nettuno, a pochi passi dagli studenti accampati nei pressi, ascoltando in un comizio improvvisato dal Sindacalista Luigi Marinelli.
Una serie quindi di iniziative che rilanciano in modo deciso l’appuntamento di sabato prossimo, la Manifestazione del 15 ottobre a Roma.
Insomma “un’ottima giornata di lotta” per dimostrare che il territorio e le forze cittadine bolognesi ci sono e sono vitali.
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