Tutti gli indicatori confermano che le ricette indicate dall’Unione Europea e dalla Bce come soluzione alla crisi stanno aggravando la situazione. Le misure antipopolari annunciate dal governo italiano su pressione delle istituzioni europee hanno collezionato una serie di reazioni pesantissime sotto ogni punto di vista: aumento dello spread sui titoli di stato italiani, crollo delle borse, aumento dell’inflazione, aumento della disoccupazione. “Le misure indicate dalla Bce sul rientro dal debito non sono la cura ma la malattia” affermano gli attivisti del Coordinamento “No debito”. “I governi che le accettano sono una minaccia per le sorti dei lavoratori, dei disoccupati, dei pensionati e della stessa democrazia”.
Il Coordinamento “No debito” – nato a Roma il 1 ottobre scorso – valuta importante la strada scelta dalla Grecia di procedere ad un referendum popolare e democratico contro le misure imposte dall’Unione Europea e ritiene che l’Italia debba fare altrettanto prima di attuare qualsiasi manovra suicida imposta dalla Bce e dall’Unione Europea.
A tale scopo è convocata per oggi 3 novembre, alle ore 12.30 una conferenza stampa del Coordinamento “No debito” nella sede del Rialto occupato in
via Sant’Ambrogio 4 a Roma.
Per maggiori informazioni consultate http://sites.google.com/site/appellodobbiamofermarli
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Roberto
http://www.scienzaecinematografia.com/index.php?option=com_content&view=article&id=5%3Anoi-il-debito-non-lo-paghiamo&catid=3%3Avideoclip&Itemid=2
bel video sull’assemblea del 1° ottobre e sul movimento “dobbiamo fermarli”