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Bologna. Sugli sgomberi “due pesi e due misure” del sindaco Merola

Dopo le dichiarazioni di due giorni fa dell’assessore Frascaroli, ieri la giunta comunale ha ufficialmente barattato un altro teatro in via San Vitale, poco più lontano dal centro, con l’uscita dei Draghi Ribelli dall’ex mercato di via Clavature durante un incontro tra sindaco e occupanti in cui si è parlato di spazi sociali ma anche di accordi per i futuri laboratori che i ragazzi dell’ex marcato vogliono portare avanti sulla questione del Welfare e del People Mover. Ieri sera l’ultimo aperitivo, dopodichè i manifestanti di Tpo, Sadir e Panenka hanno consegnato le chiavi dello stabile a a Eugenio Riccomini investito dai Draghi del ruolo di “garante” della riqualificazione dell’area, per trasferirsi nel nuovo posto.
Una volta risolto il “problema Draghi”, Merola si gira verso gli indignati dell’ex Arcobaleno, e manda dire che “Spero si mettano nella stessa lunghezza d’onda, altrimenti credo che sia opportuno l’intervento delle Forze dell’ordine, perché c’è una situazione che non può essere accettata”.
Oggi inizia in Chocolate Show in piazza Maggiore e forse il sindaco non vuol fare brutta figura con il resto della città. D’altra parte sarebbe la prima volta che Merola chiude il dialogo a chi non lo asseconda. Dunque “Merola ha trovato una soluzione per i Draghi ma non ha proposto nulla agli adepti di Santa Insolvenza”, è la polemica principale che girava fino a stanotte all ex cinema Arcobaleno.
E questa mattina all’alba 40 poliziotti in tenuta  anti sommossa hanno portato via di peso e identificato i manifestanti presenti. Sgombero quindi, ma gli indignati non si arrendono e riprendono il corteo scandendo chiara la rabbia e l’indignazione nei confronti del sindaco. Alle 7 di questa mattina la serranda del cinema si era abbassata, e il corteo, ripresa a braccio la statua di Santa Insolvenza, ha ripreso a girare per la città.

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