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Viareggio ricorda la strage, poi a Milano coi lavoratori Wagon Lits

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Diverse iniziative oggi a Viareggio, a due anni e mezzo esatti dalla strage del 29 giugno 2009 quando un treno-cisterna carico di gpl esplose causando 32 morti, mentre domani mattina una delegazione dei familiari delle vittime e delle associazioni ‘Il mondo che vorrei’ e ‘Assemblea 29 giugno’ andranno a Milano a portare la loro solidarietà ai lavoratori della Wagon Lits, da giorni impegnati in una dura protesta contro il loro licenziamento da parte di Trenitalia. Domani i viareggini saranno, a partire dalle 10,30, al binario 21 della Stazione centrale del capoluogo lombardo, dove 3 lavoratori sono arrampicati su una torre-faro alta quasi 40 metri ormai dallo scorso 9 dicembre, con gli altri colleghi che protestano ininterrottamente all’interno dello scalo. I parenti delle vittime di Viareggio sono intenzionati a portare in cima alla torre le foto di alcuni dei loro familiari scomparsi.
Ieri a Roma i lavoratori dei treni notte licenziati lo scorso 11 dicembre – sono 800 in tutta Italia – sono tornati a manifestare davanti a Palazzo Chigi, mentre in mattinata alcuni di loro avevano di nuovo protestato all’interno della stazione Termini. Due lavoratori si sono arrampicati sul tetto delle biglietterie richiamando l’attenzione dei presenti; sono stati poi fermati dalla Polizia Ferroviaria mentre un’altra decina di lavoratori manifestava per il loro immediato rilascio, avvenuto in seguito.

Stamattina a Viareggio nella chiesa della Misericordia c’è stata una messa in suffragio delle vittime, come avviene ogni mese, poi familiari e amici delle vittime hanno realizzato un presidio davanti al Comune e un altro, nel pomeriggio, davanti alla stazione teatro della tragedia: sempre per chiedere verità e giustizia su quanto avvenne due anni e mezzo fa. Stasera è inoltre prevista la consueta visita alla ‘casina dei ricordi’, poi in via Ponchielli, la strada di Viareggio maggiormente colpita dall’esplosione, ci sarà una sosta per ricordare quella notte e attendere in silenzio le 23,52, orario di una tragedia che poteva essere evitata.
Di seguito riportiamo il comunicato diffuso dalle associazione viareggine:

Viareggio: 30 mesi dalla strage annunciata!

29 dicembre 2011: continua la mobilitazione

Innanzitutto, Buon anno e buon 2012 ai tanti che nei 30 mesi trascorsi dal 29 giugno 2009 hanno sostenuto questa battaglia di civiltà per la verità, la giustizia, la sicurezza.

E buon anno a chi in questi 30 mesi non ha mai trascorso un solo giorno per informare, denunciare, rivendicare verità, giustizia e sicurezza!

Anche il 2011 è al termine … un anno lungo, impegnativo e difficile. Il 2010 si concluse “regalando” i nomi dei 38 indagati e delle 8 società coinvolte nella strage; il 2011 si conclude con un incidente probatorio (raccolta di prove prima del processo) che sarebbe più corretto definire “incidente proditorio” perché ha, per buona parte, stravolto la realtà e tradito le legittime aspettative dei familiari delle vittime. In questo incidente se ne sono viste di cotte e di crude … fino ad evidenti conflitti d’interesse!!!

Siamo stati abituati a stragi dimenticate e, soprattutto, impunite. Si sappia che a Viareggio faremo di tutto perché ciò non accada. Non possiamo dimenticare, non dobbiamo accettare impunità.

a 30 mesi dalla strage siamo di fronte al Comune:

– per rivendicare l’applicazione della “legge Viareggio” e l’approvazione degli emendamenti presentati dai senatori Granaiola, Marcucci, Baldini. Il Sindaco della città ed il presidente della Regione debbono farsi carico, fino in fondo, del raggiungimento di questo sacrosanto obiettivo, senza se e senza ma!

– Per informare che l’approvazione, da parte di 16 consiglieri, dell’atto di assestamento di bilancio che comprende 2 milioni ed 800 mila euro provenienti dai risarcimenti delle compagnie assicuratrici è stato un atto grave e sbagliato. Più che un atto ha il sapore di un patto con il … diavolo. Nella seduta consiliare del 28 novembre la presidente dell’Associazione “Il mondo che vorrei”, a nome dei familiari delle vittime, aveva invitato il Consiglio comunale a non fare quella scelta.

Nell’inserzione a pagamento apparsa sul quotidiano “La Nazione” del 22 dicembre, gli Amministratori comunali ed i consiglieri di maggioranza, hanno rivendicato questa scelta. Noi rivendichiamo il diritto di esprimere un giudizio: è un atto inutile se i 2 milioni ed 800 mila euri sono ininfluenti a risanare le casse comunali, è un atto inopportuno se, invece, sono indispensabili a risanare la cassa. Le casse, anche le più nobili, non si possono risanare utilizzando una tragedia così immane. Allora non (vi) rimane che fare autocritica facendo un passo indietro: ammettendo l’errore per superarlo.

– Per denunciare il licenziamento di Riccardo Antonini e sollecitare l’Amministrazione comunale ed il Consiglio tutto, a trasformare la giusta presa di posizione per la reintegrazione di Riccardo al suo posto di lavoro, in solidarietà attiva e in azione concreta. Lo può fare, lo si deve fare affinché alle giuste parole ed alle mozioni seguano i fatti.

Ore 14.30 – ore 18.30 presidio di informazione e di denuncia di fronte alla stazione ferroviaria

Ore 23.15 alla Casina dei ricordi per attendere l’ora dell’esplosione: 23.52 del 29 giugno 2009

Viareggio, 29 dicembre 2011

  • Associazione “Il Mondo che vorrei”

  • Assemblea 29 giugno

 

 

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