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Napoli. Cariche della polizia sotto Regione e Comune

 

L’avevano promesso e lo hanno fatto, ma la Regione e la Questura non sembrano aver gradito. Dopo il contrastato assedio sociale della regione Campania due settimane fa, che aveva visto momenti di tensione e di scontro con la polizia, questa mattina la vasta coalizione messa in campo dal Coordinamento regionale dell’Opposizione Sociale, è tornato ad assediare il palazzo della Regione in via Santa Lucia. Centinaia di avoratori delle aziende partecipate, disoccupati, Lsu, studenti universitari, gente dei comitati popolari contro gli inceneritori e le discariche, utenti e attivisti della sanità pubblica ridotta ormai al disastro sono tornati in piazza per celebrare il “funerale dei diritti sociali in Campania”. Polizia e manifestanti sono venuti a contatto quando i dimostranti hanno cercato di posizionare una finta bara davanti all’ingresso di palazzo Santa Lucia, per simboleggiare la morte di alcuni settori Campania, dalla sanità al lavoro. Tra gli striscioni campeggiava anche uno del movimento No Tav con il quale si manifesta solidarietà a Luca Abbà, l’attivista ancora in ospedale.
Ma oggi c’è stata tensione anche davanti Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli, tra la polizia e i disoccupati del “Progetto Bros” . Il contatto si è avuto quando i manifestanti si sono avvicinati troppo all’ingresso del Comune: a questo punto è scattata la carica da parte dei poliziotti e alcuni disoccupati sono stati colpiti dalle manganellate. Non si registrano feriti. Da giorni in piazza Municipio, davanti la sede del Comune di Napoli, c’è un presidio permanente di aderenti ai movimenti di lotta per il lavoro. E’ in corso oggi pomeriggio una assemblea cittadina all’università Federico II (via Mezzocannone) per discutere come proseguire l’assedio sociale alle istituzioni locali ed estendere la mobilitazione.

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