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Napoli. Blitz al Banco di Napoli


Tutte quelle conquiste ottenute con anni di lotta, come il diritto al lavoro in generale, il diritto alla salute e il diritto allo studio, vengono giorno dopo giorno smantellati da questo governo di “tecnici” e di “professori” che, come i precedenti, sta scaricando i costi di questa crisi sulla pelle dei lavoratori.
L’elemento più subdolo è che questo attacco viene portato avanti proprio in nome di noi giovani, come se licenziare i padri permetterebbe ai figli essere assunti.

A questo Governo, alla Fornero, a Monti, alla Marcegaglia e a tutti coloro che “tifano” per questo smantellamento, noi vogliamo dire che non ci potranno usare per attaccare i nostri diritti.
Per questo ribadiamo con forza la necessità di ostacolare qualsiasi provvedimento che vada a colpire chi questa crisi la sta pagando da oltre 30 anni: lavoratori, disoccupati, migranti e studenti e che, invece, giova a tutti coloro che sulle nostre vite hanno speculato e che della crisi sono gli artefici.

Ed è per questo motivo che abbiamo apposto dei cartelli su cui c’era scritto “Leoni con i lavoratori, conigli con i padroni”, all’indirizzo di banchieri, politici e “tecnici di ogni colore” che traggono esorbitanti profitti dalla messa in pratica di quelle politiche economiche che i governi (tecnici o meno) da sempre abbattono sui più deboli.
Abbiamo voluto colpire il Banco di Napoli, inteso come piccolo centro finanziario della città, in previsione della manifestazione nazionale di Milano del 31 marzo, Occupy Piazza Affari, alla quale parteciperanno studenti, lavoratori e sindacati.

Per spiegare e far prendere consapevolezza a tutte e a tutti della situazione in cui stiamo vivendo e che ci troveremo davanti nei prossimi mesi, è stata convocata un’assemblea pubblica a Palazzo Giusso mercoledì 28 alle 16.30 nell’aula Matteo Ripa con Francesco Piccioni, giornalista del Manifesto e Pino Marziale, avvocato del lavoro.

Giù le mani dall’articolo 18!
Che la crisi la paghino i padroni! Eat the Rich!

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