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Basiano. Non è una vicenda “di provincia”

Dopo i pesanti scontri di quindici giorni fa davanti ai cancelli de “Il Gigante” a Basiano, con 20 feriti e altrettanti arresti, e dopo le due manifestazioni del 16 e del 22 giugno, che hanno visto gli stessi lavoratori licenziati alla testa dei due cortei cittadini, si è svolto ieri un tavolo in Prefettura a cui hanno partecipato tutti i soggetti coinvolti nella vertenza, con la presenza “esterna” oltre che della prefettura stessa, anche di rappresentanti della regione e del ministero del Lavoro.L’incontro, pur non risolutivo della vertenza, ha fatto chiarezza su alcuni nodi ancora oscuri e sui termini sindacali e legali all’interno dei quali va necessariamente risolta la questione.

Intanto si sa finalmente con certezza che l’appalto lasciato vacante dal consorzio Alma (per pesanti perdite economiche, hanno dichiarato oggi i suoi rappresentanti) è stato affidato a Italtrans, già presente nell’impianto per ciò che concerneva la questione trasporti e che aveva sub-appaltato alla cooperativa Bergamasca (quella del pullman dei crumiri, per capirci) una parte delle operazioni di facchinaggio.
Ma soprattutto (e questa è senz’altro la nota più positiva della mattinata) la Prefettura e il Ministero del Lavoro hanno apertamente seguito le tesi del SI.Cobas in merito agli obblighi contrattuali dell’azienda subentrante (art. 42 bis, comma 3bis del CCNL Trasporto merci e logistica) ) in tema di cambi d’appalto e cioè quello di dover rilevare tutti gli operai impiegati presso l’appalto stesso prima del cambio.
Gli incontri fra le parti a cui il tavolo di oggi ha rimandato, dovranno quindi tenere conto di questa norma inderogabile.

Pur sapendo che le trattative istituzionali, nella maggioranza dei casi, si traducono solo in una generica dichiarazione in merito ad altrettanto generici diritti dei lavoratori, il posizionamento delle parti chiamate oggi a discutere hanno senz’altro frapposto ostacoli concreti alla manovra del Gigante e di Italtrans di avviare una procedura volta a sostituire gli operai di Alma con altri lavoratori ben più ricattabili e a più basso costo come quelli inquadrati nella cooperativa Bergamasca.
Ed è per questo che, ulteriormente rafforzati nella convinzione di aver intrapreso un percorso chiaro e lineare, e che gode persino del sostegno della legislazione in vigore, gli operai di Basiano hanno deciso di tornare quotidianamente davanti ai cancelli (a partire da oggi martedi 26 giugno) con l’intento di comunicare a tutti gli operai di Bergamasca attualmente al lavoro, la propria piattaforma, invitandoli a unirsi alla lotta ed abbandonare la logica di guerra fra poveri voluta dai padroni
Un’ultima nota riguarda il coinvolgimento dei consolati pakistano ed egiziano, che, dopo i contatti dei giorni precedenti, si sono presentati in Prefettura per avere informazioni sul corso della vertenza e dare il proprio sostegno ai lavoratori. Domani alle 12,30, con le stesse delegazioni si svolgerà un incontro congiunto presso la sede del SI.Cobas, in cui approfondire la disamina della situazione e valutare possibili iniziative finalizzate a pressionare i soggetti in campo affinchè realizzino le misure necessarie al reintegro dei licenziati e alla risoluzione delle questioni penali a carico dei 20 operai picchiati ed arrestati, ancora soggetti a diverse misure cautelari. Terremo tutti informati sulle iniziative pubbliche che necessariamente verranno intraprese nei prossimi giorni.


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