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Italia – Germania. La Bmw si ferma, la Fiat no

Negli stabilimenti Bmw di Ratisbona la produzione ieri si è fermata due ore, per permettere agli operai di vedere la partita con l’Italia sugli appositi maxischermi. Alla stessa ora, gli operai della azienda italiana Fiat di Pomigliano erano al lavoro fino alle 22.00. I dipendenti Bmw guadagnano il doppio del salario rispetto ai lavoratori Fiat. Marchionne, che ha definito “folkloristica” la sentenza che gli impone di non discriminare nelle riassunzioni gli operai iscritti alla Fiom, da tempo aveva dichiarato guerra ai lavoratori che si assentavano per seguire le partite. Ma nello stabilimento di Val di Sangro ha dovuto ingoiare un bel rospo. “La Fiom ha proclamato per oggi alla Sevel di Val di Sangro uno sciopero di quattro ore in coincidenza con lo svolgimento della semifinale del campionato europeo di calcio tra Italia e Germania”, spiega in un comunicato indignato la Fiat Group, specificando che “l’iniziativa viene ufficialmente presentata come un’azione di protesta contro la politica del governo e la riforma del mercato del lavoro”.”Ma la scelta dell’orario e la programmazione solo sul secondo turno – prosegue il comunicato – non lasciano dubbi. Si ripropone un film già visto in passato, quando guardare la partita di calcio era più importante che andare a lavorare”. “Vale la pena di ricordare che appena due giorni fa, il 26 giugno, la Fiom aveva già indetto uno sciopero con le stesse motivazioni e che l’adesione era stata inferiore al tre per cento sulla media dei tre turni. Riteniamo doveroso prendere posizione contro questo uso assolutamente improprio e strumentale del diritto di sciopero”.”Ci preoccupa – conclude la nota – questa condotta estremamente disinvolta della Fiom che, in un momento di grave difficoltà economica, mette la partita di calcio davanti alle esigenze produttive”.

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