Ieri nuove proteste e blocchi stradali a Palermo degli operai Gesip, la società partecipata del Comune in via di liquidazione. Ieri mattina gruppi di operai sostenuti da alcuni centri sociali e collettivi della città hanno improvvisato blocchi stradali in zone nevralgiche come ai Quattrocanti, nei pressi del palazzo del Municipio. Mentre il sindaco di Palermo Orlando volava a Roma per chiedere il sostegno del governo per la soluzione della vertenza che interessa 1800 lavoratori, un altro gruppo di operai che da 8 giorni occupavano la cattedrale ha deciso di interrompere la forma di protesta. Ieri la tensione è salita alle stelle: uno dei operai che manifestava ha avuto un malore ed é stato soccorso dai medici del 118.
Giacomo Giaconia, un lavoratore 53enne è stato arrestato dalla Digos con l’accusa di aver violato la “sorveglianza speciale” cui era sottoposto. Da mesi l’operaio è attivo nelle proteste dei dipendenti dell’azienda di servizi partecipata dal comune, e mesi fa era stato denunciato per danneggiamento e incendi nel corso delle manifestazioni. L’uomo avrebbe dovuto non allontanarsi da casa dalle 20 alle 7 di mattina. Ma nel corso di questi giorni ha invece partecipato alle manifestazioni di protesta che gli operai Gesip hanno inscenato per le strade del capoluogo. E la Polizia ha deciso ieri di arrestarlo. Insieme a Giaconia sono stati fermati anche altri due operai di 53 e 56 anni, accusati di aver incendiato alcuni cassonetti pieni di spazzatura. I due lavoratori sono stati denunciati a piede libero e dovranno rispondere del reato di danneggiamento aggravato.
“Pur apprezzando l’impegno del sindaco Orlando, non si riesce a uscire da questa fase di stallo che non fa altro che esasperare i lavoratori, vittime della repressione delle forze dell’ordine. Questa mattina, agenti della Digos hanno arrestato un lavoratore con la sola colpa di aver difeso il posto di lavoro. Ma la difesa del proprio posto di lavoro non si ferma” hanno affermato le organizzazioni sindacali interne alla Gesip.
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