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Toscana. Resistenza contro i tagli alla sanità

Il Comitato No Debito di Pisa, insieme all Comitato Diritto alla Salute (costituitosi come proiezione  della vertenza delle lavoratrici Sodexo) ha lanciato la campagna per la difesa e il rilancio della Sanità pubblica, contro i tagli della Spending Reviev.

 Partita a metà dicembre 2012, la campagna è ripartita in questi giorni estendendo il proprio raggio d’azione  a Firenze e in altre città toscane, con le quali stiamo tentando in questi giorni di prendere contatto.
Sostenuta da una mostra e da una petizione popolare che permette di interloquire con centinaia di persone che si fermano ai banchetti, la campagna  evidenzia sia i tagli imposti dal governo centrale, inquadrandoli nelle politiche europee imposte dalla Torika, sia quelli della Regione Toscana, che aggiungendosi a quelli nazionali trasformano la nostra regione nel “fanalino di coda” della sanità italiana, almeno per quanto riguarda il numero di letti. La Regione Toscana ha già tagliato posti letto, aumentato ticket e costi del servizio sanitario attraverso una profonda ristrutturazione della rete ospedaliera iniziata alla fine degli anni ’80, e ora mette in programma per il 2013 il taglio di altri 2.000 posti letto, fino a superare il rapporto indicato oggi dal Ministero del 3,7% posti letto per mille abitanti, portando il tasso di posti letto al 3.15%, che sarà il più basso in Italia.
Lo scorso venerdì 4 gennaio si è svolta a Firenze una riunione con il locale Comitato No Debito, che ha assunto in pieno i contenuti della campagna iniziata a Pisa.
In quella sede si è deciso di fissare una scadenza alla campagna, individuando in sabato 16 febbraio il giorno nel quale porteremo le firme raccolte di fronte al palazzo della regione Toscana di Firenze, per chiedere l’immediato blocco dei tagli, imposti dalla Giunta Regionale con la delibera n. 1222 approvata lo scorso 28 dicembre 2012.
I giorni fino alla manifestazione di Firenze prevedeono una serie di iniziative locali (banchetti, serate di sostegno, trasmissioni TV ) che si concluderanno con alcuni incontri pubblici a ridosso del 16 febbraio con la partecipazione di Gioorgio Cremaschi, di rappresentanti dei lavoratori in lotta e dei comitati No Debito locali.

Qui di seguito il testo della petizione popolare contro i tagli alla sanità:

PETIZIONE POPOLARE PER LA DIFESA E IL RILANCIO DELLA SANITA’ PUBBLICA

CONTRO I TAGLI DELLA SPENDING REVIEW E DELLA REGIONE TOSCANA

I firmatari della presente petizione popolare denunciano il gravissimo attacco alla sanità pubblica messo in essere dalla cosiddetta “Spending Review”, legge approvata lo scorso 6 agosto, con la quale la spesa pubblica sarà tagliata di 4,5 miliardi nel 2012, di 10,5 nel 2013 e di 11 nel 2014.

Il provvedimento s’inserisce in una complessiva manovra di governo europeo dell’economia continentale – di cui l’esecutivo Monti è punta di diamante – che sta attaccando a fondo diritti, lavoro, redditi, pensioni e salute di milioni di lavoratori italiani ed europei.

I TAGLI PIÙ CLAMOROSI, per le conseguenze immediate e future nella vita reale dei cittadini meno abbienti, sono al Servizio Sanitario Nazionale, finalizzati non solo a ridurre drasticamente personale impiegato, posti letto, infrastrutture, servizi, medicine, vitto e quant’altro, ma ad avviare la sua privatizzazione, passando dal servizio solidaristico e universale a quello per censo, sul modello anglosassone delle assicurazioni e delle cliniche private. Le conseguenze concrete di queste scelte iniziano a farsi sentire sia a livello nazionale, sia sui nostri territori, prospettando un presente e un futuro spaventoso per la salute e la sicurezza sanitaria delle fasce sociali già colpite duramente dalla crisi.

LA REGIONE TOSCANA, anticipando le direttive della “Spending Review”, ha già tagliato posti letto, aumentato ticket e costi del servizio sanitario attraverso una profonda ristrutturazione della rete ospedaliera, e ora mette in programma per il 2013 il taglio di altri 2.000 posti letto, fino a superare il rapporto indicato oggi dal Ministero del 3,7 posti letto per mille abitanti. Gli ulteriori tagli porteranno in Toscana il tasso di posti letto per mille abitanti al 3.15 che è il più basso in Italia, orientando l’utenza a rivolgersi alla sanità privata.

NELLA NOSTRA CITTÀ il taglio del 5% orizzontale sui costi dell’Azienda Ospedaliera ha immediatamente messo a rischio cento posti di lavoro nel settore delle pulizie e della ristorazione, costringendo le lavoratrici della Sodexo a mobilitarsi con un presidio permanente di fronte all’ospedale di Cisanello. La riduzione complessiva del servizio è da bollettino di guerra: 242 posti letto in meno, violenta riduzione dell’uso delle sale operatorie, penuria di accessori sanitari e farmaci (bisturi, garze, antibiotici, disinfettanti), chiusura d’interi reparti, riduzione della pulizia nelle sale e negli ambienti ospedalieri.

NOI FIRMATARI contestiamo alla radice i tagli imposti dalla “Spending Review”, da quelli – particolarmente odiosi – al Servizio Sanitario Nazionale. Chiediamo L’ABOLIZIONE DI QUESTO DECRETO LEGGE, proposto dal governo Monti e approvato da una maggioranza bipartisan. Le risorse per la migliore gestione e l’estensione del servizio sanitario pubblico ci sono, ma sono dirottate a favore di un debito totalmente illegittimo verso banche, agenzie finanziarie, grandi industriali, spese militari, opere inutili.

NOI FIRMATARI chiediamo al Governo centrale, alla Regione Toscana, al Comune di Pisa e all’AOUP di adoperarsi per un’altra politica sanitaria, attraverso il potenziamento di tutto il servizio sanitario nazionale pubblico, l’allontanamento di multinazionali come la Sodexo e la reinternalizzazione dei lavoratori dei servizi di pulizia e ristorazione nell’organico delle Aziende Ospedaliere, la massiccia assunzione di personale medico, paramedico e di servizio, l’aumento generalizzato dei salari e la riduzione dell’orario di lavoro.

Al fine di sostenere il potenziamento della spesa sanitaria occorre bloccare il pagamento del debito pubblico, nazionalizzare le banche in crisi, varare una forte patrimoniale su redditi e proprietà, tagliare drasticamente le spese militari, promuovere una lotta vera all’evasione fiscale con il sequestro coatto delle risorse finanziarie distratte, bloccare opere inutili come la TAV, il ponte sullo stretto di Messina, a livello locale il People Mover e le faraoniche opere di restauro delle mura, della sesta porta e del centro storico.

LA PRESENTE PETIZIONE SARÀ CONSEGNATA DAI FIRMATARI AL PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA, AL PREFETTO DI PISA, AL SINDACO DEL COMUNE DI PISA.

Seguono le firme:

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1 Commento


  • monica saltarelli

    lottare, per impedire che il servizio pubblico sparisca…nessun italiano a parte la casta si potrà permettere le spese sanitarie…finchè durano i pensionati spelleranno loro ….E POI?????????

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