Una richiesta urgente di incontro e un invito ad una conferenza stampa domani 5 giugno a Montecitorio è stato inviato dalla Usb ai Gruppi Parlamentari di Camera e Senato di PD, PDL, Movimento 5 Stelle, Scelta Civica per l’Italia, SEL, Lega Nord, Fratelli d’Italia.
L’accordo sottoscritto il 31 maggio scorso da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil in materia di rappresentanza e rappresentatività, anche in applicazione all’accordo del 28 giugno 2011, produce un gravissimo vulnus alla democrazia, alle libertà dei lavoratori e alla stessa Costituzione arrivando ad una vera e propria “privatizzazione della rappresentanza”.
Si tratta infatti di un accordo che intende sostituire in modo ingannevole una legge che non c’è ma che è da anni necessaria e ormai non più rinviabile sui delicati temi della democrazia, della libertà sui posti di lavoro e della rappresentatività sindacale e contestualmente si arroga il diritto di definire l’attuazione dell’articolo 39 della Costituzione in materia di validità erga omnes dei contratti..
In sintesi si prevede che i soli firmatari di questo accordo saranno ammessi alla contrattazione nazionale, che per poter partecipare alle elezioni delle RSU sarà necessario garantire preventivamente la rinuncia a dissentire su quanto sottoscritto, che i lavoratori dovranno accettare forti limitazioni ai già livelli minimi di democrazia esistenti sui posti di lavoro e di fatto rinunciare al diritto di sciopero.
In sostanza un accordo teso a garantire in eterno il monopolio della rappresentanza a Cgil, Cisl e Uil.
Per questi motivi USB ha indetto per oggi una conferenza stampa alle ore 12.00 all’Hotel Nazionale, sala Cinema, in Piazza Montecitorio, nella quale illustrerà le proprie valutazioni sull’accordo, le iniziative di carattere legale e soprattutto la mobilitazione sindacale che non potrà che essere dura e determinata.
Durante la conferenza stampa sarà consegnata a tutti i Parlamentari presenti copia della proposta di legge di iniziativa popolare sulla questione promossa nei mesi scorsi dal FORUM Diritti/Lavoro.
I gruppi parlamentari sono stati invitati a partecipare alla conferenza stampa, come’occasione per richiedere un urgente incontro finalizzato a illustrare nel modo più articolato e completo possibile i motivi democratici, legali e politici della forte contrarietà a questo accordo.
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