Scortati da polizia,carabinieri , guardia di finanza, vigili urbani di tre comuni e vigili del fuoco un migliaio di operai dello stabilmento Indesit di Teverola (Aversa) e dell’indotto hanno bloccato e percorso la statale Appia.
Questa mattina al primo turno hanno improvvisato un corteo combattivo e teso per sostenere l’incontro alla Regione a Napoli per conoscere le intenzioni del governatore Caldoro. Dirigendosi verso la stazione di Aversa sembrava che volessero bloccare la linea ferroviaria Roma-Napoli.
“Questo è solo l’inizio di una lunga lotta che si protrarrà a lungo e che sicuro raggiungerà il culmine quando si sapranno i nomi dei 540 operai licenziati. Da due anni l’Indesit pratica la cassa integrazione a rotazione per i quasi 900 lavoratori rimasti dagli iniziali 5120 del 77” scrive il Comitato di sostegno lavoratori Indesit zona aversana costituitosi nei giorni scorsi. “Il turn over, la repressione e i licenziamenti dell’80 hanno cancellato le presenze di avanguardie militanti ma le attuali giovani maestranze senza pratica di lotta nella contraddizione sembrano sperimentare le classiche lotte operaie di resistenza ma questa volta nella crisi e nell’euro”.
Il piano industriale presentato dall’azienda,recita testualmente che “riorganizzerebbe profondamente le attività produttive del gruppo, potenziando ed estendendo quelle realizzate in paesi ‘low cost’, Polonia e Turchia, e riducendo in modo consistente quelle italiane con la chiusura di due impianti produttivi, quello di Teverola, in provincia di Caserta, ed un altro nell’area fabrianese, in provincia di Ancona”. Complessivamente, sono 540 i licenziamenti annunciati per la sola provincia di Caserta, a fronte di 940 addetti; un taglio del 60% dei lavoratori occupati.
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