“Momento intenso di lotta con blocco stradale e sciopero oggi davanti ai cancelli della della Kuehne Nagel a Torino, tutti a gridare insieme una sola parola d’ordine: il reintegro immediato di Giuseppe Larobina delegato RSU nonchè dirigente USB” si legge nella nota della USB Piemonte scesoa da subito in mobilitazione contro il licenziamento del proprio dirigente.
Il dato decisamente impressionante è stato che l’intera fabbrica si è fermata. I lavoratori hanno scioperato in massa a difesa del loro delegato e il presidio si è trasformato in un blocco stradale. Un aspetto non secondario è che oltre le bandiere della USB stavolta ce n’erano anche della Fiom.
“La storia lavorativa, sociale e militante di Giuseppe Larobina è la storia di un’organizzazione sindacale, l’USB, che non si è prestato alla cancellazione dei diritti e dignità dei lavoratori. Perché la storia di Giuseppe Larobina è l’impegno quotidiano di chi lotta in difesa dei precari, dei senza casa, degli studenti, dei cassaintegrati, degli studenti, migranti e rifugiati, con convinzione e determinazione. Quindi un impegno sindacale dentro e fuori la fabbrica in difesa della classe operaia. E la partecipazione e la solidarietà del sindacalismo conflittuale, dei movimenti di lotta per l’abitare, degli studenti, dei migranti, dei rifugiati, dei cassaintegrati e disocupati è la testimonianza di questo impegno” continua la notta diffusa dall’USB Piemonte
“In risposta al pedinamento, metodo squallido ed indecente per controllare la vita privata del dirigente sindacale nonché Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.) attraversoun’agenzia investigativa per ben 35 giorni, saremo noi a mettere in campo ogni azione di lotta fino al reintegro del nostro delegato in fabbrica. Saranno e saremo in centinaia di migliaia tra lavoratori a pedinare ogni giorno questi squallidi ladri di diritti, dignità e di salario”.
“Invitiamo tutti al presidio accompagnato da una conferenza stampa all’Unione Industriale di Torino venerdi 5 luglio dalle ore 10 in Via Fanti, 17 Torino. Saranno presenti, oltre al delegato licenziato, il pool degli avvocati, le realtà sociali e di movimento per chiedere il reintegro immediato di Giuseppe Larobina” conclude l’USB
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