Questa mattina una delegazione dell’Usb ha incontrato il Sindaco Ignazio Marino insieme al vicesindaco Luigi Nieri e al capo di gabinetto Enzo Foschi, per rappresentargli le condizioni del trasporto pubblico nella Capitale, compresa la giungla nella quale si trova quella parte di servizio (le linee periferiche equivalenti al 15/20% del servizio) da anni in mano ai privati.
“Occorre arrivare rapidamente ad assumere nuovo personale viaggiante in Atac per coprire le forti carenze di organico dimostrate dai continui ricorsi allo straordinario e dall’uso ripetuto di lavoratori interinali per 90 giorni da tre anni” ha detto Walter Sforzini di Usb Atac. “Le assunzioni vanno fatte rapidamente cominciando proprio dai 115 lavoratori interinali, sono autisti già formati e che costituiscono una risorsa preziosa per l’azienda”.
“Non sono gli autisti il problema dei debiti di Atac – ha continuato Sforzini – ma la mala gestione che abbiamo sempre denunciato e che gode della complicità di Cgil, Cisl e Uil. Vogliamo che sia eliminata ogni forma di premio per i dirigenti – come l’MBO ( Management By Objectives, letteralmente; Gestione per obiettivi, cioè il sistema premiale dei responsabili aziendali) – ingiustamente percepito in tutti questi anni di palese inefficienza”.
La delegazione Usb ha evidenziato inoltre lo spreco e la perdita economica che in questi anni ha rappresentato la politica di esternalizzazione dei servizi (manutenzione e pulizie Ecc.), chiedendo che queste attività vengano reinternalizzate in Atac.
“Occorre un’opera di controllo e di verifica degli appalti alle ditte private della Roma TPL – ha poi proseguito Sforzini – perché le linee in mano ai gestori privati vedono la completa inosservanza delle regole contrattuali, la scarsa manutenzione dei mezzi e turni di lavoro massacranti per il personale. La cessione di una parte delle linee ai privati ha peggiorato il servizio e creato un meccanismo opaco che in alcuni casi si può configurare come truffa ai danni del Comune e della cittadinanza”.
La delegazione Usb ha infine sottolineato la necessità di non alienare il patrimonio di Atac (vedi depositi dismessi) ma di riutilizzarlo sia per lo sviluppo di una mobilità ecosostenibile, sia in alternativa per altre urgenti esigenze sociali (abitazioni popolari, ecc.).
Su tutte le questioni il Sindaco ha dimostrato grande sensibilità, impegnandosi a raccogliere tutte le informazioni necessarie e ad effettuare le necessarie verifiche. Si è dichiarato per la salvaguardia del carattere pubblico del servizio e per evitare che il patrimonio di Atac venga usato “per fare cassa”. Il Sindaco ha espresso la volontà di affrontare in profondità il funzionamento del servizio privato al fine di verificare la possibilità di un ritorno del 100% del servizio di trasporto pubblico in mano ad Atac. E dentro questa logica si è impegnato a verificare tempi e modalità di una politica di nuove assunzioni che tenga in considerazione la condizione dei lavoratori interinali.
La delegazione USB era composta da: Walter Sforzini e Gianfranco De Benedictis per Atac, Ilario Ilari per Roma Tpl, Guido Lutrario per la Federazione Romana USB e Dario De Stefani in rappresentanza degli ex interinali Atac.
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