All’atteso incontro di questa mattina in Prefettura a Padova, per un tentativo di conciliazione a seguito delle 99 lettere di licenziamento recapitate dalla fondazione S.Tecla d’Este a 99 lavoratrici la vigilia di Natale, la dirigenza della Casa di riposo non si è neanche presentata.
“Un atteggiamento irresponsabile e sprezzante che non tiene in alcun conto gli effetti che i licenziamenti produrranno sulle lavoratrici e sulle loro famiglie. Un atteggiamento davvero poco cristiano” commenta Daniela Rottoli dell’Unione Sindacale di Base.
“Abbiamo bollato come irricevibile la proposta fattaci da Prefettura e fondazione di rinviare l’incontro al 21 gennaio prossimo, cioè a soli nove giorni dalla data alla quale i licenziamenti saranno effettivi” continua la sindacalista “e siamo andati in corteo fin sotto la sede vescovile dove abbiamo preteso e ottenuto un incontro con gli amministratori della fondazione che, malgrado il carattere informale, valutiamo come un primo concreto risultato di queste prime giornate di lotta”.
“Noi continuiamo ad essere disponibile al confronto affinchè si giunga ad un accordo che tuteli tutti i lavoratori; nel frattempo manteniamo tutte le iniziative di lotta programmate compreso lo sciopero del prossimo 7 gennaio” conclude Daniela Rottoli.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa