“In tutte le circostanze in cui mancano soldi ci si ricorda che esistono lavoratori e cittadini, ma solo per fini strumentali, mentre vengono totalmente marginalizzati quando si tratta di tagliare risorse, decimare servizi pubblici, ridurre salari, aumentare la precarietà” incalza il rappresentante della USB Pubblico Impiego.
“Senza contare” continua laconicamente Betti “che le eventuali esigenze di carattere economico delle amministrazioni locali potrebbero essere utilmente fronteggiate da primari istituti bancari con cui la politica locale va spesso a braccetto”.
“Anche contro questa politica cialtrona e arruffona i lavoratori degli enti locali scenderanno in piazza per uno sciopero di tutto il pubblico impiego il prossimo 19 Giugno” conclude Betti della USB Pubblico Impiego.
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