Padova. Questa mattina a Trebaseleghe, in provincia di Padova, oltre duecento lavoratrici e lavoratori della Industries Sportswear Company (ISC) hanno manifestato sotto la sede direzionale di Moncler.
Sono i lavoratori del ramo d’azienda svenduto da Moncler al fondo di investimento angloamericano Emerisque Brands, che appena ne ha avuto il pieno controllo ha chiesto di licenziare un terzo dei dipendenti.
Molte le bandiere sindacali di Cgil e Cisl, ma molte anche la perplessità dei lavoratori nei confronti dei sindacati concertativi che sei mesi fa hanno accettato senza troppe obiezioni lo scorporo del ramo d’azienda, permettendo a Moncler di liberarsi di ogni responsabilità sui lavoratori ISC cedendoli a dei pescecani della finanza internazionale.
Tant’è che la vertenza con il padronato (oggi pomeriggio si terrà nella sede di Confindustria di Padova l’ennesimo incontro) è gestita con molta autonomia dalla RSU che questa volta non intende accettare mediazioni e compromessi, indipendentemente dalle decisioni che potranno essere prese dalle sigle sindacali.
Forse è anche per questo che di questi licenziamenti sui giornali locali fino ad oggi si è parlato pochissimo e la notizia è girata quasi esclusivamente su internet.
Una cosa che fa giustamente incazzare i lavoratori Moncler/ISC che hanno ben presente come invece quando lo scorso dicembre Moncler è stata quotata in Borsa, il suo presidente Remo Ruffini sia stato osannato e incensato dai maggiori quotidiani, sia stato ricevuto nei salotti buoni delle televisioni e sia stato addirittura citato come esempio di un’Italia di successo da Matteo Renzi nel suo discorso di investitura da segretario del PD.
* Rete dei Comunisti – Padova
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa